Terra dei Fuochi: arrestato Chianese, il re delle ecomafie
Arrestato Cipriano Chianese, re delle ecomafie. Accusato insieme al suo collaboratore Carlo Verde di aver minacciato i titolari di una società di trasporti di rifiuti. Chianese era già ai domiciliari
E’ stato arrestato dalla Dia, accusato di essere il “re delle ecomafie“. Cipriano Chianese, di 62 anni, è un imprenditore del clan dei Casalesi, nonché l'”inventore” del traffico illecito dei rifiuti nella Terra dei fuochi. Già agli arresti domiciliari, Chianese è stato condotto in carcere. Era stato arrestato per disastro ambientale e inquinamento della falda acquifera, insieme al suo complice Carlo Verde, di 37 anni. Chianese, nel 2005, avrebbe minacciato tramite modalità mafiose dei Casalesi, i titolari della Mary Trans, ovvero una società che si curava di trasporto di rifiuti solidi urbani e speciali, costringendoli a cedere le quote e la gestione a suo fratello Francesco.Già in passato, nel 2006, la Dia di Napoli aveva ricevuto disposizione di sequestro di beni a carico di Chianese. Nell’aprile di quest’anno, inoltre, sono stati confiscati ben 82 milioni di euro per disposizione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in aggiunta dell’obbligo dei domiciliari a Casal di principe per un periodo di tre anni e sei mesi.Cipriano Chianese e Carlo Verde sono accusati di estorsione aggravata secondo l’articolo 7 della legge 203/91. Carmine Schiavone, aveva riferito già nel 1997 alla commissione antimagia che: “Il traffico l’avevano iniziato mio cugino Sandokan e Francesco Bidognatti. Il coordinamento generale lo curava l’avvocato Chianese”. Ma le accuse per Chianese non finisco qui. Il re delle ecomafie, infatti, avrebbe nel suo curriculum persino un ordine di omicidio per un valore di un milione di euro. A confessarlo era stata la stessa persona da lui incaricata, che da allora è divenuta un collaboratore di giustizia. Cipriano Chianese è stato il primo ad essere inviato a giudizio in Italia per aver commesso dei crimini legati al disastro ambientale negli anni ’90. Ecco la nota sulla sua ordinanza di arresto: “mandante, regista e, insieme ad altri, parziale esecutore delle attività delittuose che nel dicembre 2005 portarono alla cessione delle quote della società di trasporti e del relativo complesso aziendale a Francesco Chianese, fratello dello stesso Cipriano”.