Sindaco De Luca amareggiato: attaccano i figli per colpire lui
Il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, ospite a Radio Alfa amareggiato perché i suoi figli vengono colpiti ingiustamente in quanto figli del sindaco
Tanto disgusto e amarezza. Sono questi gli stati d’animo provati dal sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca. Il sindaco è stato ospite della puntata andata in onda su Radio Alfa “S come Salerno”, questa mattina alle 12,45, come ogni giovedì. De Luca riferisce di essere alquanto disgustato per la cattiva informazione che sta colpendo lui e la sua famiglia, ovvero i suoi figli.“I miei figli sono colpevoli di avere un padre sindaco e, per questo motivo, sono costretti ad andare a lavorare all’estero“, spiega De Luca. In particolare, De Luca fa riferimento al figlio Piero, coinvolto nell’inchiesta sul fallimento Amato. De Luca ha poi aggiunto: “Neanche i mafiosi, la ndgrangheta si comporta in questo modo. Attaccano loro per attaccare me”. Il sindaco di Salerno si lascia andare poi a un suo pensiero personale sul Paese sostenendo che l’Italia è “un circo equestre“, ovvero nonostante si provi a fare qualsiasi cosa per il bene del Paese, alla fine si discute sempre di sciocchezze. De Luca invita, pertanto, a parlare di argomenti più seri e importanti per l’Italia.
Intanto si avvicina il fatidico giorno delle primarie: domenica 8. De Luca, a tal proposito, riferisce che ciò che importa è pensare al bene del Mezzogiorno, quindi non si tratta di una semplice battaglia personale.
Continua il sindaco di Salerno, elencando alcune delle iniziative portate a termine nella città di Salerno: “Tra l’altro, in 4 mesi sono state portate a termine la Metropolitana, ed è stato inserito il Teatro Verdi nei Teatri di Tradizione. E’ stato poi avviato il cantiere di Porta Ovest, ed è stato possibile inserire un finanziamento per la Cittadella Giudiziaria nella legge di Stabilità”. Non manca, inoltre, la denuncia di De Luca nei confronti della Regione: “Salerno è stata discriminata. Non abbiamo ricevuto nemmeno un euro dalla Regione”.