Lele Mora torna a parlare: le verità su Arcore
Il ritorno di Lele Mora, l'ex agente dei vip. Mora difende Berlusconi: ad Arcore nessuna prostituzione minorile solo spettacolo di burlesque
Torna a parlare l’ex agente dei vip, Lele Mora. Nel corso dell’intervista di ieri al programma La7 Piazza Pulita di Corrado Formigli, Mora ha riportato le sue verità riguardanti i famosi incontri ad Arcore.Incontri che hanno coinvolto anche personaggi quali Berlusconi, Ruby, Emilio Fede, Nicole Minetti. Lele Mora è stato condannato nel processo Ruby. “È vero, portavo le pupe ad Arcore: là abuso di potere e degrado”, racconta Mora. Ho capito che Berlusconi è molto triste, è giù di morale, è molto avvilito e spero che non venga arrestato”, continua Lele Mora a Piazza Pulita. Secondo Mora, infatti, non si è trattato di “prostituzione minorile” poiché Ruby non ha avuto rapporti con l’ex premier. Mora confessa di aver portato ad Arcore solo “artiste” che eseguivano gli spettacoli del burlesque, ma non erano prostitute. “Non ho mai lavorato con prostitute, solo con artiste. Poi se un’artista la vuole dare non sono affari miei. Forse alcune ragazze si sono messe d’accordo tra di loro per sfruttare una persona. La donna è donna, è quella ha mangiato il frutto proibito di Adamo. Tutte o quasi tutte cercano… l’unica donna che salvo è la mamma, ma è donna anche la mamma”, sostiene Mora.
Secondo Mora, quindi, non c’era niente di male. Erano solo delle “cene divertenti”, nulla di più. Poi, ognuna era libera di fare ciò che voleva. “Tette di fuori non ne ho viste, le toccatine ci sono anche per la strada. Io all’una andavo via perché io sono uno che va a letto presto”. Poi, l’invito di Mora a Berlusconi, dal momento che l’ex premier è stato affidato ai servizi sociali, proprio come Mora. “A Berlusconi direi di venire tranquillamente da don Mazzi. Curiamo il nostro orto, aiutiamo i ragazzi che hanno bisogno. Venga Presidente, vedrà come è diversa la vita e come si sta bene nella comunità di don Mazzi”, conclude Mora.
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