Ischia, aprono il rubinetto e prendono la corrente: evacuate due palazzine
L'episodio al Rione Umberto I. Sul posto i tecnici dell'Enel per capire quali siano state le cause della dispersione dell'energia elettrica
Per gli abitanti di due palazzine delle case popolari di Forio d’Ischia, in provincia di Napoli, quello odierno è stato un risveglio molto particolare, elettrico, nel vero senso della parola. Più componenti di diverse famiglie, infatti, si sono trovate a dover fare i conti con un fenomeno tanto inusuale quanto pericoloso.
Nell’atto di aprire i rubinetti dei lavandini per sciacquarsi dopo una nottata di sonno, gli abitanti hanno percepito più scariche elettriche, trasmesse dall’acqua e dal metallo della rubinetteria, entrambi perfetti conduttori. I fatti hanno allarmato i residenti che hanno avvertito immediatamente la polizia e i vigili del fuoco, che si sono recati prontamente sul posto.
Fatti i dovuti sopralluoghi, gli uomini dei vigili del fuoco hanno deciso per l’evacuazione degli stabili, per la mancanza dei dovuti parametri di sicurezza. Le persone che vivono nelle due palazzine del Rione Umberto I, quindi, dovranno attendere i rilevamenti dei tecnici dell’Enel per capire quale sia stata la causa che ha dato origine alla dispersione di elettricità e a una domenica mattina particolarmente straniante.
Quanto accaduto a Ischia, ricorda alla rovescia l’invenzione dello scienziato coreano Jongwoo Ryan Choi che l’anno passato realizzò un particolare dispositivo, chiamato Es Pipe Waterwheel, che permette di generare energia elettrica ogni volta che si apre il rubinetto dell’acqua; solo che, nel caso del coreano, l’energia elettrica doveva essere prodotta e non passata alle ignare mani delle persone che utilizzano il bagno.