Ucraina, repressione nella piazza della Rivoluzione arancione: “Usati manganelli e granate stordenti”
La repressione della polizia ha avuto luogo nella stessa piazza da cui prese vita, tra 2004 e 2005, la Rivoluzione arancione. Anche allora, l'oggetto delle proteste era il governo di Yanukovich
Sale la tensione a Kiev, in seguito alla decisione del governo guidato dal filorusso Viktor Yanukovich di bloccare l’Accordo di associazione e di libero scambio con l’Unione Europea. I tre partiti all’opposizione hanno indetto uno sciopero generale, reclamando a gran voce le elezioni anticipate.
Ma la scorsa notte è arrivata anche la repressione: quando era già l’alba, gli agenti della polizia, in assetto antissommossa, ha disperso centinaia di manifestanti che si erano riuniti nella piazza principale della capitale ucraina. Nell’occasione – hanno raccontato i testimoni – la polizia ha usato manganelli e granate stordenti.
Il capo dell’opposizione ucraina, Arseniy Yatsenyuk, intanto ha rilanciato: “Chiediamo le dimissioni del ministero dell’Interno Vitali Zakharchenko e un’inchiesta sul suo operato. Vogliamo le dimissioni del governo e del presidente, e nuove elezioni. Yatsenyuk ha poi dichiarato di aver formato una “squadra di resistenza nazionale” che si occuperà dei preparativi per lo sciopero generale.
Sugli scontri della notte passata, il leader dell’opposizione ha usato parole pesanti: “Sono stati commessi crimini per ordine del presidente Yanukovich contro gente innocente, e, cosa peggiore, contro bambini che sono stati aggredditi dalle forze di sicurezza, su ordine del ministero dell’Interno”.
Critiche molto aspre anche da parte di Andriy Shevchenko, deputato di opposizione: “L’Ucraina non aveva mai visto nulla di simile. Ci sono state decine di feriti e decine di arrestati”. Sull’operato della polizia, molti sono quelli che hanno parlato di una vera e propria caccia all’uomo, con i manifestanti inseguiti nelle strade circostanti alla piazza.
La piazza in cui sono avvenuti gli scontri è la stessa da cui nove anni fa, fra il 2004 e il 2005, era iniziata quella che passò alla storia come la Rivoluzione arancione e che vide come principale sconfitto proprio l’attuale presidente Yanukovic