Lago di Varese, ritrovato il corpo di Franco Picco: fu direttore generale della Lombardia
L'uomo, uscito ieri sera in barca, è stato ritrovato con addosso il giubbotto di salvataggio. All'origine del decesso ci sarebbe un malore. La Procura dispone l'autopsia
I vigili del fuoco di Varese questa mattina hanno recuperato a largo del lago di Varese, nelle acque antistanti la località di Biandronno, il corpo senza vita di Franco Picco, 57 anni, ex Direttore generale dell’assessorato all’agricoltura di regione Lombardia, la cui scomparsa era stata denunciata ieri sera.
L’uomo, che indossava il giubbotto di salvataggio, era uscito ieri in barca senza però fare più ritorno a casa. Scattate già ieri sera, le ricerche erano state sospese la notte scorsa per riprendere poco dopo l’alba. Con le prime luci del mattino, le operazioni sono state facilitate e i vigili del fuoco hanno potuto fare la tragica scoperta. Picco sarebbe rimasto vittima di un malore che lo avrebbe fatto cadere dalla barca, anche se prima di pronunciarsi definitivamente gli investigatori attenderanno gli esiti dell’autopsia disposta dalla Procura di Varese. A dare l’allarme erano stati nel primo pomeriggio di ieri alcuni canottieri che avevano trovato uno zainetto che galleggiava in acqua e i remi della barca. Recuperato lo zaino, al suo interno erano stati trovati i documenti dell ex dirigente.
Tra i primi a esprimere cordoglio per la tragica fine del manager pubblico il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo e il senatore Roberto Formigoni con due tweet. L’ex governatore della regione Lombardia ha scritto: “È morto Franco Picco, uno dei Direttori Generali durante le mie presidenze. Uomo e manager di straordinaria qualità, con lui la Lombardia è diventata grande“. Queste invece le parole di Cattaneo, pubblicate sul proprio account di Facebook: “Questa mattina sono stato a Biandronno e a Gavirate, dove erano ancora in corso le ricerche, conclusesi poco dopo con il ritrovamento del suo corpo. Ho visto la sua barca, i suoi documenti, le poche cose rimaste di una giornata di serenità trasformatasi in dramma. Eppure Franco non apprezzerebbe una lettura retorica di quanto avvenuto. Sapeva bene che il destino di ciascuno di noi è nelle mani buone di Dio. Mani buone, un destino buono, anche quando Egli chiede forme a noi incomprensibili per ricordarci la precarietà della nostra esistenza terrena. Me la vita non è tolta, è trasformata! A Dio caro Franco. Un abbraccio affettuoso a tua moglie e alla tua famiglia, a cui dovremo restare vicini oggi, nel momento del dolore, e domani nella vita che continuerà senza la tua amorevole presenza nelle forme consuete. Ma tu saprai restare vicino a loro e a noi“.