Attualità Italiana

Raffaele Sollecito, diretto a Parigi: fermato all’aeroporto di Firenze

Raffale Sollecito è stato bloccato dalla polizia di frontiera all'aeroporto di Firenze. L'imputato era diretto a Parigi

E’ stato bloccato questa mattina all’aeroporto di Firenze “Amerigo Vespucci”. Si tratta di Raffaele Sollecito, imputato nell’omicidio di Meredith. Sollecito era diretto, o meglio, in “fuga” per Parigi. Ma la sorte non è stata dalla sua parte. Fortunatamente, infatti, il volo ha subito dei ritardi. Questo è servito al personale per accertare la sua posizione. Sollecito, infatti, non è da considerarsi un passeggero qualunque, libero di volare dove vuole senza i dovuti controlli. Raffaele è imputato, insieme ad Amanda Knox nel processo d’appello riguardante l’omicidio di Meredith Kercher.
Sollecito, infatti, è stato bloccato dalla polizia di frontiera, la quale prima di lasciarlo imbarcare sul volo, ha prima verificato insieme alla Procura che il suo viaggio fosse autorizzato. A dare la notizia è il “Quotidiano Nazionale”. In seguito a una serie di telefonate giunte all’aeroporto di Firenze, Sollecito è stato rilasciato dalla polizia. Nel frattempo, anche lo stesso aereo Air France, in attesa di conferme, ha dovuto aspettare.
Intanto, il padre di Raffaele Solletico ha riferito che il figlio è rientrato ed è insieme a loro in Puglia:  “Raffaele è un libero cittadino, con il passaporto perfettamente in regola, che gli permette di recarsi dove ritiene opportuno”. “Posso già dire che a Natale sarà in vacanza per qualche giorno all’estero. Poi rientrerà in Italia”. Il padre ha, inoltre, aggiunto che il figlio è senz’altro innocente. Ricordiamo che durante l’udienza odierna del processo d’appello a Firenze, Amanda Knox e Raffaele Sollecito, in passato fidanzati, hanno ottenuto rispettivamente 30 e 26 anni di reclusione. Intanto questa brutta storia che va avanti già da parecchi anni sembra non aver mai fine. Sono loro i responsabili della morte di Meredith, assassinata l’1 novembre del 2007? Speriamo di non dover attendere ancora molto prima di venir a conoscenza della verità.



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