Papa Francesco chiede ai politici di riformare la finanza
Papa Francesco, nel suo primo testo pubblicato da Pontefice, Evangelii gaudium, chiede ai politici una riforma della finanza che produca solidarietà
Papa Francesco continua a dare la sua impronta, e questa volta lo fa rivolgendosi ai politici e chiedendo loro di riformare la finanza. Lo ha fatto nel suo primo testo pubblicato da Pontefice, Evangelii gaudium. Può essere considerato un manifesto programmatico del pontificato di Papa Francesco. In esso Bergoglio, tanto amato dai fedeli, non esula dal rivolgere delle parole ai politici, ai quali chiede “una riforma finanziaria che non ignori l’etica“, ma anche un atteggiamento diverso, in quanto “il denaro deve servire e non governare“.
Papa Francesco dunque parla ai politici chiedendo che vi sia una riforma della finanza improntata a produrre una “solidarietà” disinteressata. Il tutto rientra nell’ambito della sezione concernente le “sfide del mondo attuale“. Papa Francesco si oppone fermamente ad un’economia dell’esclusione, ad un'”idolatria del denaro“. Insomma, Bergoglio chiede maggiore equità.
Nel testo Papa Francesco fa riferimento anche al fatto che il senso del peccato si è indebolito, e che un rilancio della fede potrebbe portare ad una nuova moralità.
Insomma, il Pontefice da quando è salito sulla poltrona del Vaticano non ha mai smesso di evidenziare un suo aspetto rivoluzionario. Papa Francesco si oppone alla povertà e alle ineguaglianze, vuole una Chiesa povera e non fatta di sfarzo. La sua umiltà e la sua vicinanza con le persone da sempre lo contraddistinguono e gli stanno donando molto affetto. Il Papa della gente viene chiamato, ed ora addirittura dimostra la sua vicinanza a tutti facendo un appello proprio alla politica.
Una riforma della finanza in cui il denaro non venga utilizzato per governare ma per servire si rivela necessaria, soprattutto in Italia, dove in questo periodo di crisi molte famiglie non riescono ad andare avanti. I politici continuano a percepire ingenti compensi per un lavoro spesso svolto in maniera superficiale, contornato da vizi e benefici di ogni genere.