Attualità Italiana

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, parlano le associazioni (FOTO)

Nel corso della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, rappresentanti di alcune associazioni hanno parlato di questo problema nel corso di un convegno presso il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia, a Roma

Oggi, 25 novembre 2013, è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, e rappresentanti di alcune associazioni hanno parlato di questo problema nel corso di un convegno che si è svolto presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia, a Roma. Ad organizzare questo incontro, in cui è avvenuto uno scambio di idee tra persone che lavorano in questo ambiente fatto di violenza sulle donne e ascolto, è stato il Comitato delle Pari Opportunità.

A partecipare all’incontro sono state la dottoressa Anna Parisi Presicce, di Amnesty International, la dottoressa Sabrina Frasca, di Differenza Donna e la dottoressa Anna Verdelocco, di Bee Free, le quali hanno illustrato il problema della violenza sulle donne così com’è per coloro che ci lavorano a contatto con le persone. Parisi Presicce ha illustrato la questione a livello soprattutto mondiale, parlando dello stupro come arma di guerra, del taglio dei genitali femminili in alcuni Paesi, dimostrando quanto il problema sia radicato nella mentalità di molti uomini, e sia quindi culturale. Lo stesso hanno fatto Anna Verdelocco e Sabrina Frasca, le quali hanno parlato di quanto sia difficile per molte donne uscire dal problema della violenza domestica. Su quest’ultimo punto si sono incentrati i loro interventi. Molte donne non denunciano, si sentono colpevoli, la causa delle ire di un uomo violento, spesso il marito. Non riescono a comunicare con il mondo esterno, perché spinte all’isolamento, mentre in alcune situazioni non vengono credute né dalle persone vicine e neanche dalle forze dell’ordine, in alcuni casi ancora impreparate ad accogliere denunce di questo tipo. E così hanno mostrato quali sono gli elementi comuni a molte situazioni di violenza sulle donne, e cosa è possibile fare per loro. Ci sono centri che accolgono le loro richieste di aiuto, e che nei casi di maggiore pericolo ospitano le donne in strutture adibite, insieme ai loro figli. Ciò che ci tengono a precisare le persone intervenute in questo dibattito sulla violenza sulle donne è che gli uomini artefici non sono malati, ma semplicemente credono che la donna sia di loro proprietà, che debba ubbidirgli. Il problema è sociale e culturale, è questo il messaggio importante dato dalle rappresentanti di queste associazioni.

A dire la loro sono state anche le legali Gèraldine Florence Pagano, di Differenza Donna, e Carla Quinto, di Bee Free, che hanno posto l’attenzione sugli aspetti legali della denuncia ai danni di un uomo violento. Spesso le denunce muoiono lì perché le donne non vengono ricevute da personale preparato ad accoglierle, e tanto ancora c’è da fare per rendere più efficiente un’organizzazione di questo tipo.

Infine a parlare del tema della violenza sulle donne, in questa giornata commemorativa che vuole attirare l’attenzione sul problema, è stata Stefania Catallo, fondatrice e responsabile del CE.S.P.P. (Centro di Supporto Popolare Psicologico “Lino Filipponi” a Roma). Il Centro in questione ha l’obiettivo di offrire counselling, ascolto e sostegno psicologico a livello popolare. Stefania Catallo ha scritto un libro molto bello, “Sulla pelle delle donne“, in cui sono state raccolte testimonianze reali e autentiche di donne che hanno avuto il coraggio di raccontare le violenze subite. Si tratta di persone diverse, per età, estrazione sociale, ecc. Ciò dimostra che la violenza sulle donne non conosce confini di età, di razza e condizione economica. Spesso sono proprio gli uomini meno sospettabili a perpetrare la violenza nei confronti delle donne. Ogni storia presente nel libro è stata raccontata in prima persona, come se ognuno dei personaggi coinvolti parlasse direttamente con il lettore.

Per avere maggiori informazioni basta andare sui siti delle società citate.

 



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