Maltempo, a Ercolano crolla parte di una domus di età imperiale
I lavori di ristutturazione partiranno nei prossimi giorni, grazie anche alla disponibilità di David Packard, dell'Herculaneum Conservation Project
La pioggia che ha preso di mira nell’ultima settimana buona parte dell’Italia – causando i danni maggiori in Sardegna dove un vero e proprio alluvione ha causato la morte di 16 persone, un disperso e danni ingenti che hanno portato il Governo a dichiarare di voler allentare il Patto di stabilità per la regione insulare – non ha risparmiato neanche la Campania, dove l’acqua ha arrecato diversi disagi alla popolazione e rendendo critica la viabilità.
Il danno maggiore, però, la pioggia in Campania sembra averlo causato all’interno degli scavi di Ercolano, dove si è verificato il crollo in una domus di età imperiale. Un sopralluogo disposto dalla Soprintendenza speciale di Pompei ha registrato il cedimento in una zona della Casa dell’Atrio Corinzio (Insula V, n. civico 30). In una nota divulgata dalla stessa Soprintendenza si legge che il crollo con ogni probabilità è stato causato dalle copiose precipitazioni.
Nel corso dell’ispezione è stato appurato che il cedimento ha riguardato in parte la copertura dell’ambulacro, di restauro moderno, lungo il lato ovest del portico e la parte superiore della colonna dell’angolo sud-ovest, ricomposta con parti originali al momento della ricostruzione dell’edificio fatta da Amedeo Maiuri nel 1934. I lavori di risistemazione della struttura dovrebbero partire nei prossimi giorni grazie anche alla disponibilità data da David Packard, che da anni sostiene con risorse proprie gli interventi di conservazione nella citta’ antica attraverso l’Herculaneum Conservation Project, del quale è parte attiva la British School at Rome.