Palermo: farmacista sgozzata durante una rapina
Arrestati i due banditi che hanno sgozzato una farmacista di Blufi, in provicia di Palermo. La donna era molto conosciuta nel paese
Si chiamava Giuseppina Iacona la donna di 80 anni che ieri sera è stata sgozzata dentro la farmacia in cui lavorava. L’episodio è accaduto a Blufi, in provincia di Palermo. La farmacista è stata sgozzata durante una rapina messa a punto da due malviventi. La donna era titolare della farmacia e ha cercato di reagire. Ma i due banditi non hanno avuto nessuna pietà per lei.Sul posto sono giunti i carabinieri che hanno arrestato i due malviventi. Si tratta di un giovane di 18 anni, Gandolfo Giampapa, e di un uomo di 50, Angelo Porcello.
Il 50enne è un pregiudicato. La comunità di Blufi che conta mille anime è senza parole per quello che è accaduto alla farmacista.
Tra l’altro si diffonde la paura tra tutti gli abitanti. Giuseppina Iacona era molto conosciuta nel paese e molti le volevano bene. Lei era considerata una persona affidabile e stimata per il suo lavoro. La sua morte ha rattristito l’intero paese.
La farmacista al momento della rapina ha tentato di reagire perché non pensava che i due l’avrebbero colpita sul serio. E invece, i due malviventi hanno sferrato quel colpo alla gola, sgozzandola. L’omicidio è accaduto alle 18.30 di ieri. I due banditi hanno fatto irruzione con un coltello in mano. Sono entrati con il volto scoperto, e proprio per questo motivo si pensa che i due avessero già da prima l’intenzione di derubare la farmacia e poi uccidere la donna, testimone del furto.
I carabinieri sono riusciti a bloccarli. Il 18enne è stato preso subito, mentre il 50enne era riuscito a scappare. Grazie alla testimonianza di alcune persone sul posto successivamente è stato possibile bloccare anche l’altro. Il 50enne, infatti, era già agli arresti domiciliari. I carabinieri, pertanto, sono andati a “recuperarlo” a casa. A quanto pare sembra che sia stato proprio lui,Angelo Porcello a sgozzare la farmacista. Al momento i due malviventi si trovano presso la caserma dei carabinieri e adesso dovranno rispondere alle domande degli agenti. A coordinare le indagini è il pm Vincenzo Cefalo della procura di Termini Imerese.