Campania rifiuti, è allarme mozzarella di bufala
Allerme mozzarella in Campania. I produttori e gli impiegati nel settore costretti ad affrontare la battaglia delle battaglie
La terra della mozzarella di bufala piegata da un forte crollo. Tempi duri per la Regione Campania che deve fare i conti con il calo della mozzarella di bufala. La produzione di mozzarella di bufala, infatti, è considerato come un settore primario, che porta molta ricchezza alla regione.Non bastava dunque l’emergenza dei rifiuti, che di recente è stata nel mirino delle cronache. La situazione, infatti, è molto grave. Il governo si trova ad affrontare un’altra emergenza soprattutto in questo periodo economico alquanto pesante. I produttori sono in attesa di risposte. Antonio Lucisano, diretto del Consorzio ha riferito: «Ci troviamo ad affrontare la madre di tutte le battaglie».
Una battaglia che potrebbe dare il colpo di grazia a quelle 15 mila persone che lavorano nel settore. Non solo, ma fattura anche oltre mezzo milione di euro l’anno. Per il momento c’è solo tanta rabbia, soprattutto da parte dei produttori e impegati in attesa di una risposta. Tra l’altro, l’assenza di segnali rassicuranti non fa che accrescere le preoccupzioni. E’ stata inviata una lettera al presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e all’assessore all’agricoltura Daniela Nugnes, che sono i responsabili del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana. La questione potrebbe essere legata all’emergenza che di recente sta interessando la Terra dei Fuochi.
Cosa chiedono? Chiedono risposte e delle soluzioni il prima possibile. Del resto, con tutti i problemi costretta ad affrontare, mancava solo questo alla Campania. Ma questo purtroppo, non è l’unico problema che interessa la Campania. Già nei giorni scorsi si era parlato del caso dei batteri fecali negli acquedotti. In seguito a un’analisi sul suolo sono state trovate sostanze come l’arsenico. Al fine dell’analisi erano stati presi sotto esame ben 14 acquedotti.