Attualità Italiana

Roma, al Campidoglio cartello choc: parolacce e insulti per gli utenti insistenti

A Roma, presso l'Ufficio gestione del verde urbano del Campidoglio, è comparso un cartello che sta generando non poche polemiche, nel quale si legge che gli utenti insistenti saranno presi a parolacce e insulti

Non c’è mai fine al peggio e lo dimostra un recente episodio. I cittadini romani si sono imbattuti in un cartello choc affisso nell’Ufficio gestione del verde urbano del Campidoglio. E così nell’era degli smartphone era inevitabile che il foglio finisse dritto su Facebook. Su di esso si legge che gli utenti insistenti riceveranno parolacce e insulti. Ora il cartello è stato rimosso, ma le polemiche non accennano a placarsi a seguito di questo “avviso” il quale appare alquanto scandaloso. Vediamo quali sono le auliche parole scritte sul cartello choc.

 “Il pubblico si riceve nei giorni di martedì e venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,00 previo appuntamento telefonico. L’altri giorni dobbiamo lavorare. Si prega di non essere insistenti altrimenti ci vedremo costretti, anche se contrario alla nostra educazione, a prendervi a parolacce ed insulti“.
Bene, riportare le parole precise di questo cartello choc era più che doveroso per questioni di ordine diverso. Innanzitutto nessuno ha il diritto di prendere a parolacce e insulti alcun tipo di utente che si reca presso questi uffici per usufruire di servizi o ottenere informazioni. Al massimo i dipendenti avrebbero potuto scrivere che, chi si fosse presentato fuori orario e senza appuntamento, non sarebbe stato ricevuto, senza trascendere in parole forti come quelle riportate.
Altra questione che ci preme sottolineare è l’italiano utilizzato da questi lavoratori che hanno ben pensato di appendere un tale cartello choc nell’Ufficio di Gestione del Verde urbano del Campidoglio. Ebbene, l’espressione di origine dantesca “l’altri giorni dobbiamo lavorare” dimostra che, oltre a dover svolgere la sua attività lavorativa, questa persona dovrebbe prendere lezioni di italiano.

Il vicesindaco con delega al Personale, Luigi Nieri ha ammesso lo scivolone di questo Ufficio, definendo questo foglio “un incredibile avviso, offensivo nei confronti degli utenti, ed esposto in un ufficio dell’amministrazione capitolina“. Il cartello è stato rimosso e Nieri ha detto che “il cartello era una sorta di atto goliardico interno“.

Specifichiamo che i commenti non si riferiscono a tutti i dipendenti comunali di Roma, ma solamente a chi ha scritto il cartello choc che minacciava gli utenti di ricevere parolacce e insulti.



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