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Tripoli, corteo di protesta contro la milizia finisce nel sangue: 40 feriti e più di 400 morti

La manifestazione era stata organizzata per chiedere lo scioglimento della milizia Ghargour, che nel 2011 prese parte alla ribellione contro Muammar Gheddafi

Doveva essere una manifestazione sì di protesta, ma pacifico, e invece si è trasformata in una carneficina con decine di morti e centinaia di feriti. La notizia giunge dalla Libia dove ieri, nel corso di un corteo di protesta organizzato per manifestare contro una milizia insidiata nella capitale Tripoli, è stato aperto il fuoco sui civili.
I dimostranti chiedevano espressamente che la milizia Ghargour abbandonasse la propria sede e cambiasse città. Il risultato però è stato tutt’altro.
Stando a quanto reso noto dall’agenzia stampa di stato Lana, la quale a sua volta ha fatto riferimento alle informazioni fornite da due ospedali cittadini, i fatti di ieri avrebbero provocato la morte di circa 40 persone e il ferimento di almeno altre 400.
A partecipare al corteo erano state migliaia di persone che, dopo aver sfilato per le vie della capitale libica partendo da una moschea, si sono dirette presso la struttura che ospita il quartier generale della milizia, invocandone lo scioglimento e l’abbandono della città. Arrivati però sul posto, i manifestanti sono stati presi letteralmente come bersaglio dal fuoco delle mitragliatrici e dei lanciarazzi, che hanno trasformato in un vero e proprio dramma il corteo.
A far parte delle milizie sono diversi gruppi di ribelli che due anni fa combatterono contro l’allora dittatore Muammar Gheddafi. Tra di essi, infatti, molti non hanno riconsegnato le armi e si sono considerati autonomi nella gestione delle proprie azioni.

 



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