Paolini, sfruttamento prostituzione minorile: per i ragazzi era un amico
Parlano due ragazzi adescati da Paolini, i quali ricevevano favori e denaro in cambio di prestazioni filmate dal disturbatore televisivo
Si infittisce di particolari inquietanti la vicenda che ha portato all’arresto il disturbatore televisivo Gabriele Paolini a causa dello sfruttamento della prostituzione minorile. Ora parlano i ragazzi che avevano rapporti sessuali a pagamento con lui, due 17enni, la cui testimonianza assume contorni stupefacenti. Per i ragazzi Paolini era un amico, un personaggio famoso che li portava in giro con la sua auto facendoli divertire e comprando loro regali quali jeans e ricariche telefoniche. I due ragazzi hanno inoltre ammesso di ricevere soldi in cambio di prestazioni sessuali di vario genere.
La posizione di Paolini, il noto disturbatore televisivo, diventa sempre più grave. “Quello che facevamo con lui ci sembrava normale“, hanno ammesso i ragazzi di 17 anni finiti nella rete dello sfruttamento della prostituzione da parte di Paolini. Lo hanno detto al pm Claudia Terracina nel corso di un interrogatorio. Paolini aveva avuto rapporti sessuali con loro, filmandoli. Ad assisterli nel corso del colloquio c’era uno psicologo. I due ragazzi non sembrano rendersi conto dell’attività di sfruttamento della prostituzione perpetrata ai loro danni da Paolini, e hanno visto in questa vicenda un lato positivo, ovvero il fatto di potersi vantare con gli amici di conoscere il disturbatore televisivo. I giovani non lo vedevano assolutamente come una minaccia. Ora Paolini si trova in isolamento presso il carcere di Regina Coeli, a Roma. Le terribili accuse nei suoi confronti sono quelle di induzione alla prostituzione minorile accompagnata dalla produzione di materiale pedopornografico.
Lo sfruttamento della prostituzione minorile da parte di Paolini ai danni di ragazzi giovanissimi avveniva nella sua cantina, nei pressi di Piazza Bologna. Ma gli investigatori non credono che Paolini si sia limitato a questi due adolescenti, consapevoli di essere filmati nel corso degli incontri sessuali. Molti altri ragazzini potrebbero essere stati vittime del disturbatore. Sono infatti stati rinvenuti circa 180 file, sia foto che video, che farebbero emergere un giro più ampio. Si faceva chiamare dai minorenni il profeta del condom, e alcune registrazioni audio lo incastrerebbero sulle sue proposte di scambio con i ragazzi.
Le indagini su Paolini erano iniziate a seguito della denuncia da parte di un titolare di un laboratorio fotografico di Riccione, il quale aveva saputo che un punto vendita romano aveva mandato in stampa molte fotografie dal contenuto pedopornografico.
La situazione del disturbatore televisivo sembra aggravarsi di ora in ora, e dettagli sempre più inquietanti emergono sul suo conto e sullo sfruttamento della prostituzione minorile portato avanti. Si attendono ulteriori aggiornamenti sulla vicenda.
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