News e Cronaca

Operazione Ninfa si allarga ad altre città. Nelle intercettazioni coinvolta anche una donna

Le indagini sulle minorenni che vendevano il proprio corpo ai Parioli potrebbe allargarsi ad altre città

Potrebbe estendersi in altre città l’inchiesta sul giro di prostituzione minorile, che nelle scorse settimane ha portato sulle prime pagine dei giornali la città di Roma e, nello specifico, il quartiere bene dei Parioli dove alcune ragazzine vendevano il proprio corpo in cambio di denaro e droga.
Come si ricorderà, coinvolta nella vicenda è anche la mamma di una delle baby squillo, accusata di favoreggiamento. Ma adesso il timore degli inquirenti è quello di scoprire che altre adolescenti facevano parte del giro. I sospetti sono nati dopo l’analisi di un’intercettazione in cui, nei primi giorni di ottobre, uno degli arrestati dava indicazioni a una donna sulle tariffe da rispettare per un incontro con un uomo facoltoso residente a Milano.
L’ipotesi alla base delle indagini è quella secondo cui lo sfruttamento riguardava un vasto numero di donne, tra cui potrebbero esserci state diverse adolescenti, se è vero che in più di una circostanza le due ragazzine erano state invitate a portare con sé altre amiche.
Le due ragazze, che adesso sono state affidate ai servizi sociali, avrebbero accettato di fornire le prestazioni in cambio di soldi “per comprarmi ciò che volevo, i capi griffati” e per droga.
Intanto la situazione dei clienti indagati si fa sempre più difficile, in quanto secondo alcune indiscrezioni la Procura darebbe poco credito all’ipotesi che non si conoscesse la reale età delle ragazze.  Gli inquirenti hanno sequestrato telefonini e i computer, e qualora venissero trovate foto osé delle minorenni, i capi di accusa potrebbero allargarsi anche al reato di produzione e diffusione di materiale pedopornografico.



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