Brasile, il documentario sui genitori che seppelliscono vivi figli disabili è un falso?
Il documentario girato in Brasile sui genitori che seppelliscono vivi i figli disabili sarebbe un falso. Vediamo chi lo ha affermato e perché
Il documentario girato in Brasile sui genitori che seppelliscono vivi i figli disabili ha suscitato scalpore in tutto il mondo. Tuttavia, qualche esperto ha dichiarato che si tratta di un falso. Ricapitolando brevemente la vicenda, David Cunningham (figlio del fondatore di un’organizzazione a scopo umanitario) ha girato un documentario in cui si mostravano alcune tribù sudamericane che erano solite sotterrare i bambini disabili. Ora, un antropologo, Stephen Corry ha dichiarato che si è trattato di un falso. Corry si occupa da anni dei diritti degli indigeni, ed è il fondatore di un’organizzazione atta alla loro difesa: Survival International. È dal 1969 che l’associazione si occupa di difendere gli indigeni e i loro rituali, ma in questo caso Corry non prende le parti della tribù brasiliana, bensì afferma che quanto visto nel documentario si tratta di un falso clamoroso. Corry sostiene che il video è un collage di frammenti provenienti da diverse tribù e che un trucco fotografico renda vero il tutto. Quindi, la vicenda dei genitori che seppelliscono vivi i figli disabili, secondo Corry, non è altro che un’invenzione. L’antropologo afferma che la terra che copre i volti delle persone nel video non è altro che cioccolata. Inoltre, pare che non sia stato girato in Brasile e che gli indigeni non siano altro che attori pagati. I registi si sono difesi affermando che si è trattato di una rievocazione storica, ma non di un falso. Per loro i fatti sarebbero veri, ma ricostruiti tramite il documentario. Il fondatore di Survival International prosegue dicendo che il video mostra una distorsione perché fa pensare che gli indigeni sono soliti avere questa tradizione, ma dopo anni di studi e presenza sul territorio, Corry afferma che non è assolutamente vero e che al massimo può esserci stato qualche caso isolato. Ma allora quale sarebbe lo scopo? Bene, sempre l’antropologo sostiene che il documentario sui genitori che seppelliscono vivi i figli disabili è un falso a favore di una setta evangelica. La setta vuole infatti che i bambini vengano portati via dalle tribù perché correrebbero un grave rischio. Ma non c’è alcun rischio e il doc. fa parte solo della loro propaganda. Il tutto perché la legge Muwaji permetterebbe ciò. Insomma, la vicenda assume contorni sempre più sfumati e sembra più il frutto di una lotta interna tra sette e organizzazioni umanitarie in Brasile.