Checco Zalone un papà che tutti vorrebbero avere da 13 milioni di euro
E' record di incassi per Checco Zalone con il suo Sole a Catinelle: più di 13 milioni di euro in tre giorni e record di risate per i grandi e i piccini che hanno invaso i cinema italiani in questo week end
Non è la sezione cinema, è la sezione cronaca. Non è una scelta casuale ma voluta. Checco Zalone sbarca al cinema con il suo nuovo film Sole a catinelle ed è record, di incassi e di risate, di un cinema fatto con battute amare specchio di una Italia che vive la crisi ma trova la voglia, e il famoso ottimismo di cui parla Checco per guardare avanti. Abbiamo scelto la sezione cronaca perchè la nostra non vuole essere una recensione del film ma un pensiero e una riflessione su quello che il film rappresenta, l’immagine di un’Italia che è stata, che è e che sarà. L’Italia dell’italiano medio che non sa neppure come si usa un iPad ma che lo vuole in casa perchè fa tendenza; che crede negli interessi zero in chi di interesse nel rovinarlo ne ha davvero tanto; l’Italia dell’italiano furbo che pensa di essere il più intelligente, e più sveglio fregando quello che dovrebbe essere sotto di lui in quella scala sociale che non esiste sulla carta ma è peggio di una casta; l’italiano che protesta di fronte alla fabbrica perchè vorrebbe lavorare e pensare che fino a qualche decennio fa si chiedeva di lavorare di meno. La descrizione potrebbe andare avanti perchè di immagini rievocate ce ne sono a centinaia, ma l’ironia amara presente nel film dovrebbe far riflettere più che sorridere. 90 minuti di svago si, ma un sorriso triste sulla bocca dei genitori che accompagnano i bambini che sognano un papà, anzi un superpapà come Checco, difficile al tempo della crisi, anche in saldo. Quel sorriso accompagna chi sa che l’ottimismo non paga le bollette della luce, non compra i pannolini e non mette sul tavolo la cena. Ma quelle catinelle che possono piovere dal cielo tutti le aspettiamo con il sorriso di un bambino che ride per l’eutanasia che diventa eutanazia. Perchè dietro ogni bolletta c’è la storia di una famiglia e di chi con le bollette non può far altro che accendere il caminetto iper moderno pagato magari con un taeg super conveniente per chi lo proponeva ma non per chi firmava il finanziamento. 13 milioni in tre giorni perchè anche se c’è la crisi al cinema si va per vedere Checco e non importa se un paio di anni fa il biglietto costava 5 euro e adesso 8…Anche questo è il segno di un’Italia che cambia abito senza che ancora nessuno abbia però scelto il look migliore.