Facebook privacy: le vite di minori in vetrina su internet
Su Facebook viene sempre meno la privacy. Di recente sono state abbattute anche le ultime barriere e le vite dei minori sono a disposizione di tutti
La privacy su Facebook viene sempre meno. Ormai è abitudine per i giovani che trascorrono ore e ore sul noto social network a condividere ogni stato d’animo o ogni loro azione svolta nel corso della giornata. Non fanno altro che mettere la loro vita in vetrina, nonché a disposizione di chiunque, che siano amici e non. Di recente sono state anche abbattute le ultime barriere di privacy su internet. I vite dei più piccoli vengono così messe a disposizione di tutti.C’è da dire che mentre nei primi giorni di vita del social network vi era una maggiore intimità, adesso sono stati spalancati i cancelli. Il fenomeno si rende maggiormente serio dal momento che, su Facebook, spesso i più giovani commettono il grave errore di aggiungere come “amici” persone che non conoscono bene, o che addirittura non conoscono affatto. A guardarla così sul momento, quella “richiesta d’amicizia” appare invitante. Si dimentica, però, che una volta accettata quella persona a noi sconosciuta rendiamo la nostra vita pubblica anche a chi non ci conosce.
Facebook, il social network più famoso al mondo, mediante un comunicato ha informato che le pagine con i profili dei minori saranno rese pubbliche a tutti, anche a quelli che non sono amici. Ovviamente, non tarda la denuncia da parte dei genitori, ormai sul piede di guerra. E’ durato ben poco il passaggio da poter usufruire di una maggiore tutela all’essere completamente a portata di tutti. Un passaggio velocissimo dall’essere tutelati all’essere mandati allo sbaraglio sotto gli occhi di tutti. E’ questa l’ultima notizia che arriva dalla sede di New York. E così i minorenni, ovvero coloro che hanno un età compresa tra i 13 ai 17 anni non potranno godere più di nessuna tutela. Le pagine contenenti i loro profili, le loro foto e i loro commenti saranno visibili a chiunque: amici e non.
Non tarda la risposta di Zuckerberg in merito alla vicenda: “Per impedire gesti affrettati abbiamo studiato dei pop up che si aprono per avvertire gli utenti di quello che stanno facendo”.
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