Padova, traffico cani e gatti dall’Est Europa: venti indagati
La Squadra mobile di Padova ha scoperto un'organizzazione criminale dedita al traffico illegale di cani e gatti dall'Est Europa, maltrattati e costretti a viaggiare in pessime condizioni
A Padova è venuto alla luce un vero e proprio traffico illegale di cani e gatti dall’Est Europa, per il quale attualmente vi sono venti indagati. Si tratta di una vera e propria organizzazione addetta al traffico di cani e gatti, provenienti tutti dall’Est Europa. La Squadra mobile di Padova ha scoperto un giro ramificato, del quale fanno parte veterinari, trafficanti e autotrasportatori, dopo le denunce di alcuni padovani truffati a seguito dell’acquisto di animali di compagnia. Sono così state effettuate perquisizioni in varie città.
I padovani che hanno denunciato le truffe, avevano comprato dei cani via internet. Grazie a loro è emerso un traffico di cani e gatti dall’Est Europa. I cuccioli entravano nel nostro Paese in maniera del tutto illegale, ad opera di un’organizzazione criminale operante a livello internazionale. Cani e gatti arrivavano in particolar modo dall’Ungheria.
A coordinare l’inchiesta sul traffico di cani e gatti dall’Est Europa, è il pm Benedetto Roberti. I cuccioli di cani e gatti subivano lunghi viaggi sottoposti a maltrattamenti e in condizioni igieniche pessime. Inoltre erano privi della documentazione sanitaria necessaria. Non tutti i cani e i gatti riuscivano a raggiungere l’Italia vivi. Nel nostro Paese le persone attualmente indagate facevano in modo di far risultare questi animali come allevati in allevamenti italiani, attraverso certificati falsi firmati da alcuni veterinari.
Una vera e propria organizzazione criminale, che importava cani e gatti a scopo di lucro senza alcun rispetto per la loro vita. Non è la prima volta che emerge un traffico di animali illecito, in cui i cuccioli vengono considerati semplicemente come fonte di denaro.
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