Lampedusa: Barroso e Letta contestati
A Lampedusa è polemica contro il governo. Al loro arrivo, Enrico Letta e Manuel Barroso vengono contestati
Manuel Barroso, presidente della Commissione europea e il presidente del Consiglio Enrico Letta sono atterrati questa mattina a Lampedusa. Non si tratta solamente di una visita istituzionale dopo la tragedia dei giorni scorsi, ma anche di una presa di coscienza da parte dell’Unione europea di quale sia la situazione dei migranti che sbarcano 365 giorni all’anno sulle coste italiane. Accompagnati dal commissario agli affari interni Cecilia Malstrom e dal vice Premier Angelino Alfano, hanno reso omaggio nell’hangar dell’aeroporto, diventato un vero e proprio obitorio, ai quasi 300 migranti morti nel naufragio della “carretta del mare”. Dopodiché si sono spostati verso il molo Favaloro dove vengono depositati, prima di essere trasferiti nel capannone aeroportuale, i corpi senza vita recuperati a largo delle coste. Finora il mare ha restituito 288 corpi senza vita a fronte dei 155 sopravvissuti. Nel primo pomeriggio, Barroso e Letta avranno un incontro nella base dell’Aeronautica Militare con il sindaco di Lampedusa, il parroco, le associazioni di volontari, i soccorritori e una delegazione di migranti che sono nel territorio per un confronto e per mostrare cosa avviene nella zona. Non sono mancate le contestazioni. Mentre Letta e Barroso visitavano l’hangar dell’aeroporto, alcuni abitanti dell’isola hanno urlato “vergogna, andate via” ai rappresentanti del Governo e Unione. «Il problema – dice uno dei contestatori – è in Africa. La prima cosa che si deve fare è istituire dei corridoi umanitari. Proporre il Nobel per Lampeusa è solo ipocrisia della politica. Lo sanno che in quei paesi ci sono torture, violenze».
Nel frattempo ieri è stato arrestato il tunisino Kaled Bensalam, 35 enne considerato dagli inquirenti l’uomo chiave del naufragio, unico uomo non di colore a bordo del barcone e indicato da alcuni testimoni come il comandante. E’ ora indagato con l’accusa di omicidio volontario plurimo e naufragio. L’uomo, infatti, avrebbe incendiato una coperta cosparsa di benzina per attirare i soccorsi dalla costa, ma avrebbe perso di controllo la vampata delle fiamme provocando la tragedia.
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