Saviano stanco di questa vita, senza scorta e via dall’Italia
Lo scrittore Roberto Saviano è stanco di questa vita blindata. Non vuole più la scorta e vuole espatriare cambiando identità
Roberto Saviano è stanco di questa vita, “niente più scorta” è la sua richiesta. Lo scrittore Saviano vive ormai da anni sotto scorta. Si teme per la sua vita a causa delle minacce della Camorra. E’ stato testimone a Napoli nel corso del processo contro Antonio Iovine e Francesco Bidognetti, accusati di minacce. Ma ora Saviano non ce la fa più, è stanco di questa vita blindata, tanto da arrivare a chiedere ad un ufficiale dei carabinieri di non assegnargli più la scorta. Inutile dire che la risposta è stata negativa. La Camorra non scherza, e Saviano rischia la vita.
E così, nel corso della sua testimonianza in aula presso il Tribunale di Napoli, durante il processo contro Iovine e Bidognetti accusati di minacce, Saviano ha espresso la sua volontà di tornare ad essere un uomo libero. Le sue intenzioni, a quanto pare, sono quelle di espatriare e ricominciare da zero con una nuova identità. Infatti Saviano è stanco di questa vita, che negli ultimi sette anni è totalmente cambiata. Vive perennemente sotto scorta accompagnato da sette ufficiali dei Carabinieri, due automobili blindate oltre ad un’auto civetta. Tutto ciò limita di molto la sua libertà e gli impedisce di vivere normalmente e decidere autonomamente ciò che vuole fare. Infatti tutta la sua vita deve essere programmata, concordata con la scorta. Ha difficoltà anche ad incontrare i suoi cari, la madre soprattutto. Una vita di restrizioni, blindata, a seguito delle minacce che ha ricevuto da parte del Clan dei Casalesi.
Saviano con grande coraggio ha denunciato i soprusi della Camorra, e a rimetterci è la sua vita. Si è esposto in prima persona, ma ora non ce la fa più. Deciderà davvero di allontanarsi dall’Italia?