Dal Mondo

Washington, sparatoria al Congresso: uccisa una donna

A Washington si è temuto l'attacco terroristico per il folle gesto di una donna che, a bordo di un'auto impazzita, ha cercato di raggiungere la Casa Bianca

A Whashington ha avuto luogo una sparatoria nei pressi del Congresso. E’ stata uccisa una donna. La 34enne Miriam Carey, afroamericana igienista mentale, a bordo di un’automobile nera insieme ad una bambina di soli 18 mesi, in preda ad un raptus di follia ha cercato di sfondare una barriera di protezione della Casa Bianca. A questo punto la fuga in Consitution Avenue, verso Capitol Hill. Nonostante le richieste della polizia di fermarsi, la donna ha sfondato un posto di blocco lasciando ferito un agente. A questo punto la polizia ha aperto il fuoco, uccidendola. La bambina è illesa.

A quanto emerge dai primi rilevamenti, si tratta di un episodio isolato, e non di un attentato terroristico. La folle corsa della donna culminata con la sparatoria in cui è stata uccisa, sarebbe dettata da problemi di natura psichica. Si tratta dell’ennesimo momento di paura per Washington, dove solo poche settimane fa un uomo aveva aperto il fuoco nei pressi della base della Marina, uccidendo 12 persone. E anche stavolta si è temuto il peggio. E così subito le forze dell’ordine hanno preso il controllo della situazione, mettendo in atto tutte le misure di sicurezza possibili in un momento in cui, in quella zona, erano presenti parlamentari, funzionari e giornalisti. I passanti si sono sdraiati a terra, ed è stato chiesto ai frequentatori del Congresso di chiudersi nei propri uffici, lontani dalle finestre. La Casa Bianca è stata chiusa per qualche momento. Fortunatamente il bilancio è solo di due agenti feriti, in modo non grave, e a perdere la vita è stata solo la donna fautrice del folle gesto.

Insomma, tanta paura a Washington per la sparatoria al Congresso in cui è stata uccisa una donna che, in preda ad un raptus di follia, ha cercato di raggiungere la Casa Bianca.



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