Morte Gemma, giallo sui soccorsi: arrivati tardi, poteva salvarsi
E' giallo sui soccorsi a Giuliano Gemma. Il suo migliore amico, Roberto Bernardino, afferma che ci sono stati ritardi nel trasporto in ospedale
E’ giallo sui soccorsi per quanto riguarda la morte di Gemma: sono arrivati in ritardo? E’ questo il dubbio che emerge in queste ore, a seguito del decesso dell’attore dei western Giuliano Gemma. A insinuare il dubbio sul ritardo dei soccorsi è il migliore amico di Gemma, Roberto Bernardino. I due erano insieme poco prima dell’incidente, dalle 18.30 alle 19.10. Lo schianto di Gemma è avvenuto proprio a pochi metri da casa di Bernardino, che si è precipitato sul posto. A quanto pare l’ambulanza si sarebbe soffermata a lungo prima di ripartire. Perché? E’ giallo sui soccorsi.
L’ambulanza, invece di iniziare la corsa verso l’ospedale, ha atteso a lungo affinché ne arrivasse un’altra. Su domanda di Bernardino, gli operatori del 118 hanno risposto che c’era un bambino ferito. Ma, a detta dell’amico di Giuliano Gemma, il piccolo stava bene, in piedi, e lo avrebbe anche accarezzato. Solo a seguito dell’arrivo di un’altra ambulanza quella con a bordo Gemma è partita, portandolo all’ospedale di Civitavecchia dove è deceduto. La testimonianza del migliore amico di Gemma trova riscontro in quella di alcune persone presenti.
A quanto pare Gemma, nei primi momenti che seguivano l’incidente era vigile, e informava l’amico su dove fossero i suoi documenti. L’amico di Giuliano Gemma dubita dunque sull’efficienza dei soccorsi, ed è giallo. Non si spiega neanche perché non l’abbiano fatto salire sull’ambulanza per stare vicino al suo amico di sempre. Perché l’ambulanza ci ha messo così tanto a portare Gemma in ospedale? Si attende la verità su questa vicenda. Per il momento, è giallo sui soccorsi all’attore di western Giuliano Gemma.