Catanzaro, ucciso operaio: prima di morire telefona a un amico chiendendo aiuto
Operaio ucciso a Catanzaro. Prima di morire telefona a un amico per chiedere aiuto. All'arrivo dell'ambulanza l'uomo era già morto
Ha chiesto aiuto con il cellulare prima di morire. E’ successo a Caraffa: un operaio è stato freddato a colpi di pistola nei pressi del suo terreno a Catanzaro. La vittima, Maurizio Riga, di 44 anni, dopo esser stato colpito ha cercato di fuggire per qualche metro, riuscendo a telefonare a un amico per chiedergli aiuto. Era gravemente ferito.
“Corri, aiuto, mi hanno sparato, manda una ambulanza”, avrebbe detto Riga al telefono. Una telefonata però che è servita a ben poco. L’operaio, infatti, è stato trovato morto all’arrivo dei soccorsi. L’aggressione a Maurizio Riga è stata compiuta intorno le otto di sera. Il killer avrebbe atteso l’operaio all’uscita della sua proprietà mentre Riga stava chiudendo il cancello e gli avrebbe sparato contro diversi colpi di fucile. L’operaio non è morto sul colpo, ma è riuscito in un primo momento a fuggire, tentando di chiedere aiuto. Ha avuto la forza di prendere il cellulare per chiamare all’amico. L’amico, una volta ricevuta la chiamata, ha avvertito subito l’ambulanza. Giunta sul posto, l’operaio era già morto. Per Maurizio Riga non c’è stato, quindi, niente da fare. I carabinieri si stanno occupando delle indagini, servendosi in particolare dell’ultima chiamata effettuata dall’operaio morente.
Quello che i carabinieri si domandano, infatti, è capire se Riga abbia semplicemente chiesto aiuto o abbia fornito degli elementi utili per risalire al suo killer. Subito dopo l’episodio, infatti, i carabinieri della Compagnia di Girifalco e del Comando provinciale di Catanzaro hanno interrogato una serie di persone per comprendere meglio la vicenda. Maurizio Riga si era recato ier in serata presso la sua proprietà perché lì accudiva degli animali. Si era recato lì con una motoape, con la quale lo stesso Riga vi lavorava. Chi l’ha ucciso conosceva alla perfezione i suoi spostamenti e al calar del sole l’ha atteso per farlo fuori senza il pericolo di esser visto da qualcuno. Al momento alcuna ipotesi è esclusa dagli inquirenti. L’operaio non aveva precedenti penali. Nel frattempo, qualsiasi elemento potrebbe tornare utile per aver un chiaro quadro della vicenda.