Acerra, termovalorizzatore bloccato: operai minacciano il suicidio
Ad Acerra, in provincia di Napoli, gli operai sono saliti sul termovalorizzatore e minacciano di gettarsi nel vuoto. Non ricevono lo stipendio da quasi un anno
Ad Acerra il termovalorizzatore è stato bloccato: gli operai minacciano il suicidio. Acerra, in provincia di Napoli, è in queste ore al centro dell’attenzione a causa di una protesta dei lavoratori del consorzio di bacino dei rifiuti, che da quasi un anno (11 mesi), non percepiscono lo stipendio. Gli operai minacciano il suicidio, e sono saliti sulla torre del termovalorizzatore. Intanto un centinaio di persone bloccano gli accessi al termovalorizzatore, e sono stati collocati dei camion sulla carreggiata.
Gli operai sono arrivati al limite, e non ce la fanno più. A far scoppiare la protesta è stato il rinvio dell’incontro previsto a Roma per il prossimo mercoledì, presso il Ministero dell’Ambiente, nel corso del quale doveva essere discussa la salvaguardia dei lavoratori e l’ottenimento di fondi. Non percepiscono lo stipendio da ben 11 mesi, con le difficoltà che tutto questo comporta per loro e le famiglie. Appreso che il tavolo inter-istituzionale che avrebbe dovuto avere luogo in settimana, era stato rimandato a data da destinarsi, gli operai hanno perso la pazienza, dimostrando il loro dissenso attraverso un gesto che non può passare inosservato. Sono così saliti sul termovalorizzatore e ne hanno bloccato ogni accesso in segno di protesta. Minacciano di gettarsi nel vuoto nel caso in cui non verrà data loro una risposta.
Non trova pace questo paese in provincia di Napoli, Acerra, dove i cittadini e i lavoratori sono al centro di continue proteste. La settimana scorsa i cittadini avevano partecipato ad una manifestazione contro le ecomafie e per la bonifica del territorio. Protagoniste indiscusse le mamme dei bambini morti a causa del cancro. Acerra è da tempo nel mirino a causa dell’inquinamento ambientale.