Violentata, uccisa e bruciata: parla il killer di Tatiana Kuropatyk
Ad uccidere Tatiana Kuropatyk sarebbe un 21enne, che ha confessato l'efferato delitto ai carabinieri
Svolta nelle indagini sulla morte di Tatiana Kuropatyk, la donna violentata, uccisa e bruciata a Brancaleone, nel Reggino. La donna, ucraina di 41 anni, è stata uccisa da un giovane 21enne del posto, unico sospettato, che nel corso della passata notte ha confessato a seguito di una giornata fatta di interrogatori e pressioni. E così l’ennesimo caso di violenza sulle donne giunge alla verità. I particolari sull’efferato delitto di Tatiana Kuropatyk verranno resi noti da Luigi D’Alessio, procuratore della Repubblica di Locri, nel corso di una conferenza stampa presso il palazzo di Giustizia.
Tatiana Kuropatyk, ucraina di 41 anni, di professione badante, sarebbe così stata violentata, uccisa e bruciata da questo ragazzo di 21 anni. Il suo corpo è stato trovato lunedì 16 settembre, in tarda mattinata, presso la spiaggia di Brancaleone, nel Reggino, precisamente nella località Pantano. Si tratta di un luogo isolato, non in vista. L’ucraina andava spesso lì. Il 21enne è stato arrestato dai carabinieri. L’autopsia ha aiutato le indagini, facendo ricadere le responsabilità sul giovane.
Un’altra donna, una cameriere romena, è stata trovata invece uccisa in un albergo di Rivabella, Rimini, con il coltello conficcato ancora nel cuore. Si indaga per scoprire la verità. Attualmente i sospetti ricadono sul figlio della titolare della pensione, ma ancora è tutto da definire.
La violenza sulle donne è ormai all’ordine del giorno, e non sembra accennare a fermarsi. Il crescente femminicidio, che colpisce quasi una donna al giorno, è un dato preoccupante che merita attenzione. Il gentil sesso troppo spesso è soggetto a violenze, sia in ambito familiare che non, e lo dimostrano i continui casi di cronaca.