Omicidio Silvia Gobbato: una taglia sul killer dell’avvocatessa, indagato l’amico
Mentre si cercano macchie di sangue sugli abiti e nell'auto dell'amico di Silvia Gobbato, spunta una taglia sul killer, una grossa ricompensa da parte di un estraneo
Cosa è accaduto in provincia di Udine martedì pomeriggio, chi ha commesso l’omicidio di Silvia Gobbato? Indagato per atto dovuto l’amico con cui la giovane avvocatessa faceva jogging, ma intanto spunta una taglia sul killer di Silvia. E’ stata uccisa mentre correva lì su quella stradina di campagna, con 12 coltellate, poi il suo corpo è stato trascinato qualche metro più in là lasciando tracce di sangue. Ed è proprio questa la pista che si segue, per scagionare Giorgio Ortis non si devono trovare macchie ematiche sui suoi abiti e nella sua auto, perché chi ha commesso l’omicidio di Silvia Gobbato non può non essersi sporcato.
E’ un atto dovuto ma per il collega di Silvia che in realtà era molto di più di un amico è sconvolgente quanto stia accadendo. Il padre, Giovanni Ortis noto avvocato di Udine, confida i sensi di colpa del figlio per averla lasciata sola in quei 38 tragici minuti. Il dolore è forte, ha visto il corpo di Silvia e adesso pur collaborando si trova in una posizione che rende tutto più difficile.
Nel parco di Cormor dove è stato trovato il corpo dell’avvocatessa si cerca ancora l’arma del delitto, un coltellaccio, così come gli abiti sporchi, perché l’assassino deve essersi cambiato, non è possibile che non si sia sporcato di sangue e non è possibile che sia fuggito in quello stato senza essere notato. Quel luogo è frequentato dagli appassionati di jogging, la Procura chiede a tutti di aiutare le indagini fornendo qualunque informazione di quei luoghi, delle presenze in quel giorno.
Così spunta anche una taglia sul killer di Silvia Gobbato, 100 mila euro con cui un imprenditore di Milano ricompenserà chi darà informazioni utili sulla cattura di questo mostro. Un omicidio del genere non è scattato dalla follia di un attimo.