Attacco hacker al profilo Facebook di Alpitour
Attacco hacker alla grande azienda italiana Alpitour. Ora il problema è risolto
Attacco hacker ad Alpitour. Il gruppo Alpitour è stato vittima di un attacco informatico sul profilo Facebook. L’attacco hacker è accaduto tra la notte di mercoledì 11 e 12. Dopo Associated Press, Burger King, Dodge, New York Times, ora è il turno della grande azienda italiana. I cyber-criminali avrebbero rubato le credenziali degli amministratori della pagina Facebook dell’azienda e questi ultimi non riuscivano più ad averne il controllo. . In seguito avrebbero poi pubblicato annunci che pubblicizzavano viaggi inesistenti. Cliccandoci sopra i link, i quali apparivano innocui, questi indirizzavano su pagine web contententi programmi pericolosi. All’azienda gli era impedito il controllo su ciò che veniva pubblicato. Fortunatamente, il problema è stato risolto e gli amministratori dell’azienda hanno ripreso il pieno controllo.
E’ stato lo stesso Gruppo Alpitour a denunciare l’accatto hacker, il giorno dopo l’accaduto. Secondo quanto avrebbero riferito gli esperti pare che l’attacco sia durato oltre 48 ore e in molti, come Raoul Chiesa, dell’Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione (Enisa) e del comitato direttivo dell’ Associazione italiana per la sicurezza informatica (Clusit) hanno destato particolare attenzione al fatto che fenomeni di hackeraggio di questo genere non sono affatto da sottovalutare. Già dal 2012 gli attacchi informatici sui social media erano aumentati del 900% rispetto al 2011, ed i dati del primo semestre 2013 hanno confermato questa tendenza. Alpitour ha poi comunicato su Facebook “Problema risolto. Abbiamo ripreso possesso della pagina“.
Anche per Andrea Zapparoli Manzoni, esperto di riferimento del Clusit per i social network è un fenomeno che è solo all’inizio: «Questa dinamica di attacco, che sfrutta la notorietà di un marchio famoso per colpirne gli utenti, si sta diffondendo sempre più per la relativa facilità e per gli alti guadagni che consente ai cyber criminali, e interessa ormai anche l’Italia».