Il fratello di Salvatore Parolisi a Quarto Grado: “Lui sa e non parla”
Nella puntata di oggi di Quarto Grado si torna a parlare dell'omicidio di Melania Rea. Il fratello di Salvatore Parolisi racconta la sua versione
Nella puntata di Quarto Grado in onda questa sera su Rete 4 si tornerà a parlare dell’omicidio di Melania Rea. La scorsa settimana ospite in studio la madre di Melania, oggi invece è la volta del fratello dell’ex caporal maggiore Salvatore Parolisi, Rocco, che racconta quello che pensa la sua famiglia della vicenda. Secondo i Parolisi, l’ex militare, sarebbe a conoscenza di come andarono i fatti, ma per paura non parla. E’ davvero possibile?
Salvatore Parolisi in carcere per l’omicidio di sua moglie starebbe continuando a tacere una verità scomoda che potrebbe far male a qualcuno di importante?
Le parole di Rocco, il fratello di Salvatore: “Stando agli atti e secondo il mio pensiero – dice – Salvatore è innocente, ma è il giudizio di un fratello. Noi non sappiamo quello che è successo ma se avessimo una pista alternativa, l’avremmo fornita agli inquirenti. Vogliamo la verità, perché teniamo alla nostra famiglia e a quella di Melania… Escludo l’amore cieco per Melania, ma mio fratello voleva bene al nucleo familiare”.
Cosa è successo allora? Chi ha ucciso Melania? “Forse Salvatore sa qualcosa, ma non parla. Viene da chiedersi: ‘ma se fosse stato minacciato da qualcuno e per timore lo tenesse nascosto?” questa è l’ipotesi portata avanti da Rocco Parolisi, ipotesi nella quale forse crede tutta la famiglia dell’uomo. Ma è mai possibile che per paura di non si sa cosa Parolisi stia in carcere e non dica nulla? Qualcuno ha minacciato lui e la sua famiglia, magari la piccola Vittoria?
Conclude Rocco nella sua intervista: “Ho parlato con Salvatore due mesi fa era sfiduciato per come sono andate le cose e mi ha detto che è pronto a sostenere la sua innocenza. È un ragazzo testardo e con forza d’animo. Non credo che per lui ci sarà un’altra condanna”.
Il 25 settembre partirà il processo d’appello, vedremo cosa decideranno i giudici.