Nuove regole per chi ha un cane: obbligo di museruola e patentino
Nuove regole per chi ha un cane: guinzaglio corto, museruola e patentino. Il perché e i dettagli ve li illustriamo tutti
Nuova ordinanza da parte del ministero della Salute che impone a chiunque abbia un casa alcune regole da rispettare, come museruola e patentino. Tra gli obblighi che troviamo nell’ordinanza vi è quello di utilizzare il guinzaglio “corto” (max 1,5 metri) e di avere sempre a portata di mano la museruola. Tale ordinanza non è altro che la conseguenza di una serie di incidenti, soprattutto domestici, che ha visto come protagonisti i nostri amici a quattro zampa. Incidenti legati a un’errata gestione degli animali. I padroni, infatti, o chiunque detenga il cane al momento dell’incidente, sono considerati responsabili penalmente e civilmente dei danni provocati dall’animale.
Nell’ordinanza si legge: “Il proprietario di un cane è sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell’animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali o cose provocati dall’animale stesso. Chiunque, a qualsiasi titolo, accetti di detenere un cane non di sua proprietà ne assume la responsabilità per il relativo periodo”.
L’ordinanza stabilisce, inoltre, che ai fini di prevenire danni o lesioni a persone, il proprietario e il detentore di un cane devono sottostare a regole ben precise come l’uso di un guinzaglio a una misura non superiore a mt. 1,50 quando si trovano con il loro fido in zone urbane e nei luoghi aperti al pubblico, con eccezione delle aree per cani individuate dai comuni. Inoltre, i padroni sono obbligati a portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta delle autorità competenti.
Tra gli obblighi da rispettare vi è anche quello di raccogliere le feci, e di attrezzati per la raccolta delle stesse. Le novità non finiscono qui: verranno anche istituiti percorsi formativi per i proprietari di cani, con rilascio di un attestato di partecipazione denominato patentino.
Sempre sull’ordinanza si legge: “I percorsi formativi sono organizzati dai Comuni congiuntamente ai servizi veterinari delle aziende sanitarie locali, i quali possono contare della collaborazione dei seguenti soggetti: ordini professionali dei medici veterinari, facoltà di medicina veterinaria, associazioni veterinarie e associazioni di protezione animale. Sempre a carico del proprietario del cane sono le spese per i percorsi formativi.
Ma non sanno più a che “inventare”, come dire che i cani sono il primo problema del paese…ma che vedano di “migliorare” cose molto ma molto più importanti…
Abbiamo il Paese che piano piano, sta “andando letteralmente alla rovina”, e che fanno, lorSignori? Si “preoccupano dei cani, in primis”!!!
Suvvia, siamo coerenti!!!
Sempre a carico del proprietario del cane sono le spese per i percorsi formativi??
Eh no miei cari i percorsi formativi li VOI !!!
aver cura del proprio animale ,raccogliere le deiezioni portarlo al guinzaglio,vaccinarlo e curarlo,ma soprattutto amarlo,per questo non seve il patentino,ho paura che questo sia un modo per far aumentare gli abbandoni