Milano, uccisa da un batterio killer in sala operatoria
Una donna di 39 anni è morta dopo aver subito un intervento chirurgico in un ospedale milanese, probabilmente in sala operatoria aveva contratto un batterio killer
A Milano una donna è morta dopo aver contratto un batterio, in seguito ad un intervento chirurgico. La donna, Immacolata Monaco, una signora napoletana di 39 anni e originaria di Santa Lucia, è morta nell’ospedale di Milano in cui era ricoverata da oltre un mese e mezzo. Immacolata aveva subito un delicato intervento di microchirurgia al cervello, a causa della presenza di un tumore benigno nel terzo ventricolo destro, il quale doveva essere asportato. Sull’accaduto ora sta indagando la Procura della Repubblica di Milano che ha inoltre disposto l’autopsia sul cadavere della povera donna. Il marito della donna deceduta è convinto che si sia trattato ancora una volta un caso di malasanità. Infatti ha raccontato che a quanto pare la moglie avrebbe contratto in sala operatoria un batterio killer che l’ha portata addirittura alla morte e che è stato impossibile debellare. La signora Immacolata assieme al marito Massimo Mazzarella gestiva un panificio e a vivere questo lungo calvario anche due i due figli di quindici e di tredici anni, che lascia ora nelle sicure mani del papà. Non è la prima volta che purtroppo in Italia succedono queste cose, a prescindere dalla regione e dal luogo in cui si trovino gli ospedali a cui si rivolgono i pazienti. Di certo però non è ammissibile che una donna non sia stata uccisa dal male incurabile da cui era affetta, ma da un batterio presente proprio in sala operatoria, nel luogo in cui la sua vita sarebbe dovuta cambiare e ricominciare meglio di prima. Ora però a fare luce sulla questione e a capire le reali cause del decesso sarà l’autopsia, che sicuramente farà capire se qualcuno dovrà pagare dell’accaduto. Anche se, nessuna causa e nessun prezzo, ridaranno la vita alla signora Immacolata.