Bolzano, prete violentò bambina: le deve 700mila euro di risarcimento
A Bolzano, un prete violentò per 5 anni una bambina e, nonostante la condanna in secondo grado, venne prescritto. Ora le deve 700mila euro
A Bolzano, un prete violentò una bambina e ora le deve 700 mila di risarcimento. Colpo di scena nel caso di don Giorgio Carli, il sacerdote prosciolto nel 2009 per prescrizione in Cassazione – nonostante la condanna in secondo grado – dall’accusa di abusi sessuali nei confronti di una minorenne. La ragazza che subì abusi all’epoca era una minorenne della parrocchia. La ragazza è stata vittima di abusi da parte del prete per 5 anni: da quando aveva 9 anni fino ai 14. Nonostante la prescrizione, ora La prima sezione civile del tribunale di Bolzano ha ora condannato la diocesi di Bolzano e Bressanone, compresa la parrocchia San Pio X di Bolzano al risarcimento di oltre 700.000 euro. La vicenda giudiziaria iniziò nel 2003 con l’arresto del prete e fece scalpore non solo nella zona. Nel processo furono determinanti i ricordi della ragazza, riaffiorati in età adulta nel corso di una cura di psicanalisi. Don Carli si è sempre professato innocente. In primo grado fu assolto, in secondo grado, invece, venne condannato a sette anni e mezzo di reclusione. Infine, la Cassazione decretò la prescrizione, con l’obbligo, però, di risarcire economicamente la parrocchiana. Dunque, il prete violentò una bambina e ora le deve 700mila euro di risarcimento, nonostante la prescrizione. La sentenza della sezione civile del tribunale di Bolzano prevede che alla donna vanno 500mila euro, mentre i suoi genitori dovranno ricevere 100mila euro ciascuno. La diocesi si dice sorpresa e delusa dalla sentenza della cassazione: nessuno è stato condannato, né accusato. Probabilmente, i diocesani non sanno che la prescrizione non è sinonimo di innocenza.