Dal Mondo

Vittima di violenza riceve una chiamata speciale: è Papa Francesco

Ha risposto al telefono e dall'altro capo del filo ha riconosciuto la voce del Santo Padre, una donna argentina vittima di stupro

È stata chiamata al telefono dal Papa: “Non sei sola”, queste le parole del pontefice rivolte ad una donna argentina di 44 anni, la signora Pereyra, che tramite una lettera aveva raccontato al Vescovo di Roma di essere stata vittima di violenza sessuale da parte di un poliziotto, un suo connazionale rimasto impunito. A raccontare del gesto del Pontefice è stata proprio la donna durant una trasmissione su Canale 10, una tv che offre servizi radio-televisivi dell’Università Nazionale di Córdova. La donna ha raccontato di essere rimasta pietrificata nel momento in cui si è resa conto che a parlare con lei fosse il Papa in persona.


A dare la notizia è stato il blog d’informazione religiosa ‘Il Sismografo’ che racconta la straordinaria storia di una donna che nel rispondere al proprio cellulare si è trovata senza preavviso e in modo totalmente inaspettato ad intrattenere una conversazione con il Santo Padre: “Alle 15.50 circa di domenica è squillato il mio cellulare e quando ho chiesto chi era mi sono sentita rispondere ‘Il Papa’. Sono rimasta pietrificata”. La donna ha raccontato di aver intrattenuto con il Pontefice una conversazione commovente: il Papa le ha infatti detto di non sentirsi sola, va avanti la donna, raccontando a Pereyra come la sua storia lo avesse fortemente colpito al punto di spingerlo a fare questo gesto pur di esprimere alla donna la sua vicinanza e infonderle speranza e forza.

“Il Papa mi ha detto che non sono sola e mi ha chiesto di avere fiducia nella giustizia; mi ha raccontato – ha concluso la donna – che riceve migliaia di lettere ogni giorno, ma che ciò che io gli avevo scritto lo aveva emozionato e gli aveva colpito il cuore”.
La signoria Pereyra vive una situazione difficile: la donna di 44 anni è infatti una delle tante vittime di violenza sessuale. In particolare poi il caso della donna argentina ha dell’assurdo: ad usare abusi nei suoi confronti infatti era stato un poliziotto, un “fiscal” del distretto di Rio Segundo,di nome Luis Nazar. Dopo la denuncia la donna è stata minacciata più volte dagli inquirenti. Di contro il poliziotto si trova in libertà e ha anche ricevuto una promozione professionale.



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