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India, dà fuoco alla moglie incinta: la dote era poca

In India, un uomo dà fuoco alla moglie incinta di 8 mesi. L’uomo ha compiuto il gesto a causa del mancato pagamento di un supplemento di dote

In India un marito dà fuoco alla moglie incinta. La dote era poca, questa la motivazione dell’uomo che ha dato fuoco alla moglie incinta di 8 mesi. Dunque, una donna indiana è stata cosparsa di cherosene e incendiata nello Stato di Uttar Pradesh dal marito. L’uomo ha ottenuto persino il beneplacito dei suoi parenti, che lo hanno accompagnato e hanno deciso di assistere al macabro gesto di violenza. L’uomo ha dato fuoco alla moglie incinta per questioni legate al mancato pagamento di un supplemento di dote. Lo ha reso noto ieri l’agenzia di stampa Pti. La Polizia ha confermato che la donna, Naresh Devi, è deceduta in ospedale dopo che martedì sera il marito Puran e alcuni familiari dell’uomo le hanno dato fuoco nel villaggio di Upeda, per poi fuggire. Tuttavia, lo zio della donna morta sostiene che il marito della vittima aveva chiesto in aggiunta alla dote una moto e 50.000 rupie (circa 615 euro). Richiesta che, però, i familiari di Naresh Devi non sono riusciti a soddisfare. La Polizia indiana ha reso noto di star indagando sul caso. In base alla denuncia fatta dai familiari della donna morta sono stati arrestati i genitori di Puran, che è invece risulta tuttora latitante insieme al fratello minore, anch’egli presente sulla scena del crimine. Recenti statistiche, a partire dal 2001 fino al 31 dicembre 2012, rendono noto che i casi di donne uccise per problemi di dote sono stati 91.202 soltanto in India. La dote è l’insieme dei beni che la famiglia di una sposa conferisce allo sposo con il matrimonio. Dunque, la dote è una delle principali condizioni che stabiliscono future alleanze tra famiglie appartenenti a nazioni in cui la cultura prevede questa arcaica pratiche che ha ben poca considerazione del genere femminile. Inoltre, non è il primo caso di uomini che sempre in India danno fuoco alle donne e solo negli ultimi mesi sono stati diversi i casi simili, spesso generati da futili motivazioni. Dunque, nonostante sia uno dei BRICS, per quanto concerne la questione dei diritti umani la strada da fare per l’India risulta ancora lunga.



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