Roma: Franco Califano ancora senza tomba
A quattro mesi dalla morte di Franco Califano, non è ancora pronta la tomba dell'artista scomparso. Alla base della questione sicuramente problemi economici
Sono passati 4 mesi dalla morte dell’artista romano, Franco Califano. Le sue spoglie non hanno ancora una sepoltura. Il suo desiderio era quello di riposare dentro una bara di marmo, accanto alla tomba del fratello e del nipote. Ma quella che doveva essere una normale prassi, dopo l’avvenuta morte ha tardato a compiersi. Il contratto da 25mila euro per la costruzione della tomba di Califano tra i Comune di Ardea e la Tac srl, società che gestisce i beni dell’artista, infatti, è stato firmato solo una settimana fa.
Alla base del ritardo ci sono state, dunque, delle questioni burocratiche: il contratto tra la Tac, la società incaricata della gestione della sepoltura e del pagamento, e il Comune di Ardea. Nonostante l’artista scomparso avesse chiesto di essere sepolto proprio in quel posto, quattro mesi dopo la sua morte, i resti di Califano sono ancora dentro il fornetto del cimitero. Il sindaco del paese, Luca Di Fiori, parla di un ritardo dovuto a difficoltà economiche: “Ci sono stati dei problemi di soldi. Ho dovuto aspettare che la Tac incassasse i proventi di una polizza fideiussoria, stipulata dall’artista, prima di scrivere l’ordinanza di permesso”. Secondo il regolamento comunale, chi non è cittadino di Ardea per essere seppellito lì deve ottenere un’ordinanza di deroga. Tale ordinanza è stata emessa a metà giugno, quando il sindaco ha ottenuto le necessarie garanzie.
L’avvocato Marco Marcacci, che rappresenta la Tac, dal canto suo afferma: “La Tac aveva i soldi fin dal giorno del funerale. Di conseguenza, l’ordinanza poteva essere fatta prima“. I lavori finalizzati alla costruzione della bara di Franco Califano saranno portati a termine tra un mese e mezzo. Probabilmente non in tempo per commemorare il suo compleanno. Il 14 settembre, infatti, l’artista avrebbe compiuto 75 anni.