Operazione contro la ‘ndrangheta e Lamezia Terme, in manette boss e politici
Operazione Perseo nel catanzarese: richiesti mandati d'arresto per più di 60 persone coinvolte in affari legati alla 'ndrangheta tra questi c'è Giampaolo Bevilacqua
Una maxi operazione si è conclusa questa mattina a Lamezia Terme in provincia di Catanzaro: sarebbero più di 60 le persone coinvolte. Nell’operazione per sgimonare la ‘ndrangheta in manette ci sono finiti boss ma anche imprenditori e politici. Tra gli arrestati figurerebbe anche l’ex consigliere provinciale del Pdl Gianpaolo Bevilacqua.
Nome dell’operazione “Perseo” . E’ stata coordinata dal procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, e dal sostituto procuratore antimafia Elio Romano; i due hanno chiesto e ottenuto dal gip distrettuale Abigail Mellace l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 65 persone. Come dicevamo prima tra le persone coinvolte c’è anche il consigliere provinciale e attuale vice presidente della Sacal, Giampaolo Bevilacqua. L’esponente del Pdl è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e di estorsione nei confronti di un commerciante. Avrebbe infatti costretto l’uomo a cedergli delle tute da ginnastica da mandare ad alcune detenuti in carcere.
A numerosi arrestati, oltre al reato di associazione mafiosa, sono stati contestati diversi omicidi verificatisi in una guerra di ‘ndrangheta svoltasi tra il 2005 ed il 2011.
Tra gli indagati anche insospettabili pare che ci sia un noto politico locale del catanzarese, nei cui confronti è stata rigettata la richiesta di arresto avanzata dalla Dda. Per l’uomo l’accusa era quella di voti di scambio.
La conferenza stampa si terrà questa mattina alle 11,30 a Catanzaro: saranno rivelate anche le identità di altri personaggi finiti in manette di cui non si conoscono ancora i nomi.
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