Attualità Italiana

Ragusa, uccide padre cieco dandogli fuoco

Mirko Bottari ha ucciso suo padre bruciandolo vivo: Vincenzo è morto nella sua casa avvolta dalle fiamme

Da mesi le cose non andavano bene: litigi, brutte parole e minacce. L’epilogo è quello di una tragedia annunciata anche se si sperava che le cose finissero in altro modo. A Ragusa Mirko Bottari, un ragazzo di 21 anni con problemi di droga che era stato cacciato di casa dal padre, lo ha ucciso senza pietà alla fine dell’ennesimo litigio, premeditando forse l’atroce gesto.

Bottari ha ucciso il padre cieco bruciandolo vivo, senza pietà. L’uomo ha subito confessato l’omicidio, sfogandosi con i Carabinieri. Avrebbe ammesso di aver ucciso il padre: “Non ne potevo più” queste dovrebbero essere le sue parole. Ha poi spiegato agli investigatori il metodo che ha usato per il delitto. I pompieri hanno seguito le sue indicazioni e sono arrivati nell’abitazione dell’uomo, una casa popolare del comune, lo hanno trovato ormai privo di vita. Non hanno potuto fare nulla per lui.

Vincenzo Arcidiacono, a 63 anni, è stato ritrovato bruciato vivo, ricoperto dalla benzina che suo figlio ha usato per ucciderlo. Ci sono voluti pochissimi attimi per compiero l’omicidio ma gli investigatori pensan che il ventenne possa aver premeditato il tutto già da tempo.

Nel rogo divampato nella piccola abitazione sarebbe rimasto coinvolto anche Mirko che però avrebbe riportato solo delle ustioni facilmente curabili. La situazione sarebbe peggiorata negli ultimi mesi: pare che il ragazzo chiedesse sempre più soldi, forse per la droga. C’è da dire che il ragazzo, come avrete notato, porta il cognome della madre e non quello del padre perchè l’uomo non aveva ancora ricosciuto la sua paternità. Pare che nell’ultimo periodo avesse anche minacciato di bloccare tutte le pratiche. Anche questo potrebbe essere uno dei motivi che lo ha spinto al folle gesto.

 



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.