La Kyenge sembra un orango, tutti si indignano dopo le parole di Calderoli
Bufera su Calderoli dopo che ha paragonato il Ministro Kyenge a un orango. L’ira degli utenti dei social networks e quella delle massime figure istituzionali si è abbattuta sul leghista
Dopo le dichiarazioni note a tutti di Calderoli, è arrivata la rivolta di molte figure istituzionali e della rete. Dunque, è di nuovo bufera su Calderoli dopo le sue dichiarazioni sul Ministro dell’integrazione, Cecile Kyenge. Calderoli ha detto che la Kyenge gli ricorda un orango. Dal politico di fede leghista sono subito arrivate le scuse alla Kyenge, che le ha accettate. Calderoli ha però affermato di aver fatto solo una battuta, estrapolata da un suo comizio. Anche il suo collega leghista Matteo Salvini lo ha difeso, ripetendo che si trattava solo di una battuta. Parole di sdegno sono arrivate dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il Presidente del Consiglio Enrico Letta. Così come su Twitter e Facebook gli utenti si sono scatenati nelle prese in giro a Calderoli. Una delle risposte più piccate è arrivata da Beppe Severgnini, che in un suo Tweet ha così commentato le parole di Calderoli: “Quando vedo il ministro Kyenge non posso non pensare a un orango». Ci sta dicendo che ogni tanto pensa, Senatore?!”. Dopo le parole di Borghezio sempre sulla ministra Kyenge, dunque arrivano altre bordate dai leghisti, che non vedono di buon occhio la legge dello Ius soli per la quale si sta battendo il Ministro Kyenge. Non essere d’accordo con la legge non ha impedito a Calderoli di cadere in quella che è la più usata tra le fallacie nel dibattito pubblico: l’attacco ad hominem. L’attacco ad hominem consiste nell’insultare l’avversario evitando di confrontarsi sui fatti. Confrontarsi sui fatti è stato proprio l’appello fatto dal Ministro Kyenge, che è stato invitata a una festa della Lega.