Parigi, treno deragliato: feriti gravi e morti da identificare
Sei morti, trenta feriti di cui almeno otto molto gravi, è questo il doloroso bilancio del tragico incidente avvenuto ieri a Parigi. Un treno è deragliato ma non si conoscono ancora le cause
Vigili del fuoco e soccorritori hanno lavorato tutta la notte per aiutare le persone coinvolte nell’incidente avvenuto vicino Parigi. Un treno è deragliato nella stazione di Bretigny-sur-Orge, nel dipartimento dell’Essonne. Una tragedia avvenuta nella regione di Parigi che purtroppo conta sei morti e numerosi feriti, alcuni molto gravi. Corpi intrappolati nelle lamiere e la difficoltà di dare loro un nome. La gente è sconvolta, la linea è stata interrotta. Tutto è accaduto al passaggio del treno nella stazione. Era in Intercity diretto a Limoges.
Il treno si è inclinato su un lato abbattendo parte della pensilina e dei fili elettrici. Al momento sembra impossibile capire quali siano state le cause del terribile incidente. In queste ore è certo prioritario aiutare le vittime.
Su quel treno c’erano circa 350 persone e almeno 50 agenti di polizia e pompieri sono intervenuti subito insieme a numerosi medici specializzati in tali situazioni d’urgenza.
Un errore umano, infrastrutture obsolete, dolo, tra le probabili cause dell’incidente avvenuto ieri a Parigi non si esclude nulla. Mentre si cercano di identificare le vittime l’ipotesi più reale potrebbe essere un problema a uno scambio all’ingresso della stazione. Il ministro dei trasporti Cuvillier esclude solo l’alta velocità.
Come è facile immaginare le testimonianze di chi ha vissuto quell’inferno sono scioccanti. Una ragazza di 17 anni che viaggiava sul terzo vagone racconta che il treno all’improvviso è diventato instabile, tutti hanno iniziato ad urlare, i finestrini sono esplosi, poi il dramma.
Tra i feriti gravi c’è anche una donna che si trovava sulla banchina quando il treno si è rovesciato.
In tanti raccontano lo choc subito ma restano quei sei corpi da seppellire e una spiegazione che non sarà mai sufficiente.