Attualità Italiana

Papa Francesco abbraccia Ratzinger per la prima enciclica a quattro mani

Un momento unico confermato dall'abbraccio affettuoso di Papa Francesco e Ratzinger, promulgata l'enciclica scritta da entrambi

Papa Francesco e Benedetto XVI questa mattina si sono incontrati nel Palazzo del Governatorato per la cerimonia in cui è stato inaugurato un nuovo monumento a San Michele Arcangelo. Il Papa e il suo predecessore si sono abbracciati con affetto in Vaticano nel giorno in cui esce la prima enciclica di Jorge Mario Bergoglio ma anche l’ultima di Ratzinger. Nel documento pontificio di Papa Francesco c’è molto del Papa emerito. Nell’enciclica Lumen fidei sono racchiuse tante espressioni care a Benedetto XVI, commovente il ringraziamento di Papa Francesco.

Seduti uno accanto all’altro per una cerimonia che consacra anche lo Stato della Città del Vaticano a San Giuseppe e San Michele Arcangelo, ma soprattutto per un’occasione unica, un’enciclica a quattro mani, come scherzosamente definita da Papa Francesco Lumen fidei.

L’uno più cattolico, l’altro più pastore, insieme  in un documento che esce in una tiratura iniziale di 500 mila copie.

Così il nostro Papa ha presentato l’enciclica e ringraziato il suo predecessore: Queste considerazioni sulla fede intendono aggiungersi a quanto Benedetto XVI ha scritto nelle lettere encicliche sulla carità e sulla speranza. Egli veva già quasi completato una prima stesura di lettera enciclica sulla fede. Gliene sono profondamente grato e, nella fraternità di Cristo, assumo il suo prezioso lavoro aggiungendo al testo alcuni ulteriori contributi”.

Per i fedeli è un momento idimenticabile come indelebili resteranno le parole scritte in Lumen Fidei: “La fede non è una verità che si impone con la violenza, non è verità che schiaccia il singolo. Il credente non è arrogante”.

I punti principali approfonditi nel documento hanno come presupposto che la fede risvegli il senso critico e allarghi gli orizzonti della ragione. Papa Francesco si sofferma sul matrimonio che è tra uomo e donna; sulla fede che non è un’illusione; su Dio che si ascolta, si vede e si tocca; sulla prova d’amore che ci ha donato Cristo morendo per noi; sulla fede che ha bisogno di verità; sul battesimo come fonte di vera vita che prosegue negli altri sacramenti.

Così diversi e così vicini nella fede.



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