Economia

Ecobonus elettrodomestici: ecco come avere gli incentivi all’acquisto

Il Senato ha consentito l’agevolazione dell’Ecobonus. Esso permetterà di usufruire di sgravi fiscali su ristrutturazioni e per l’acquisto di grandi elettrodomestici

Il Senato ha dato il via libera all’Ecobonus. L’Ecobonus permetterà di usufruire di sgravi fiscali su Irpef e per i grandi elettrodomestici. L’aula ha esteso il bonus riguardante le ristrutturazioni anche ai grandi elettrodomestici. Per grandi elettrodomestici si intende il frigo, la lavastoviglie, la lavatrice, ecc e non solo quelli da incasso ( continuate a leggere per capire come si possono avere gli incetivi all’acquisto). Inoltre, i grandi elettrodomestici dovranno avere un consumo energetico pari ad A+ e A per i forni. Per ottenere il bonus, bisogna ottenere numero e protocollo di pratica edilizia nel Comune di riferimento; inviare all’azienda sanitaria del luogo una comunicazione con raccomandata prima di iniziare i lavori; pagare le spese detraibili con bonifico bancario o postale, indicando la causale del versamento e il codice fiscale o la partita Iva del beneficiario. Il tutto andrà scritto nella dichiarazione dei redditi.  La detrazione fiscale vale solo per chi esegue le spese entro il 31 dicembre 2013. Il bonus sarà di massimo 10mila euro. Per gli interi lavori di ristrutturazione, invece, saranno a disposizione 96mila euro. Le detrazioni fiscali riguarderanno anche le fonti di calore, quindi caldaie e pompe di calore. Tali agevolazioni dovranno fornire un incentivo all’acquisto delle pompe di calore e a tutta la manodopera necessaria per la loro produzione. Per i libri scolastici sarà evitato l’aumento dell’Iva, che rimarrà dunque ferma al 21%. Si era parlato dell’aumento dell’Iva al 21% sui prodotti dei distributori automatici, ma il Senato ha confermato che la soglia rimarrà inalterata al 10%. Dunque, una detassazione dell’Ecobonus per gli acquisti di grandi elettrodomestici e ristrutturazioni varie. In questo modo l’Ecobonus servirà da stimolo all’acquisto e da incentivo per la produzione Made in Italy. È bene sottolineare come molti imprenditori sfruttino il marchio “Made in Italy” poiché esso consente di essere apposto alla produzione di materiale sotto composto per il meno del 30% in Italia. Proseguono i lavori del governo Letta, che dopo Social Card e Carta Acquisti prepagata, ha ora messo a segno questo colpo.



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