Caos in Egitto: sospesa la costituzione e Morsi destituito
Caos in Egitto. La situazione politica si fa rovente dopo che il Presidente Morsi è stato destituito e la costituzione è stata sospesa, in attesa di essere riscritta
Grande agitazione in Egitto. Il Premier dei Fratelli Musulmani Mohamed Morsi è stato destituito. Esplosione di folla nell’ormai nota Piazza Tahrir dopo che è giunta la notizia. I festeggiamenti hanno fatto ricordare quelli di un qualsiasi capodanno. Carri armati hanno assediato il palazzo presidenziale e Morsi è stato posto agli arresti domiciliari. Il potere è ora in mano al Presidente della Corte Costituzionale ad Interim, che avrà il compito di riformare una costituzione più democratica. Morsi è stato posto agli arresti dalle alte élite dell’esercito egiziano – con l’appoggio delle autorità religiose –, dopo che gli accordi per il ritiro dalla carica di Morsi non erano andati a buon fine. È stato Abdel Fattah al-Sissi, capo delle forze armate, a dare l’annuncio in diretta tv dopo la scadenza dell’ultimatum imposto all’ormai ex Presidente. Ora tocca a Mohamed el Baradei, premio Nobel per la pace, gestire i negoziati per il futuro della politica egiziana. Gli Stati Uniti, che hanno accordi militari con l’Egitto, si dichiarano preoccupati per quanto sta avvenendo. Intanto, sul luogo delle proteste c’è stata la denuncia di stupri subiti da parte delle manifestanti. Sulla vicenda sta indagando Human Rights Watch, associazione che si occupa di difendere i diritti umani. Morsi era stato il primo presidente eletto democraticamente in Egitto e la sua avventura è durata soltanto un anno. L’Egitto, come tutti i paesi mediorientali, sono noti per le frequenti rivoluzioni e i cambi di poltrona al comando. Dopo anni di persecuzioni, i Fratelli Musulmani erano finalmente riusciti a conquistare la leadership in Egitto con Morsi. Tuttavia, la sua gestione autoritaria non è stata digerita dai cittadini. È bene ricordare che i Fratelli Musulmani si sono sempre contraddistinti per la loro passione politica non violenta, ma negli ultimi tempi qualcosa deve essere cambiato.
Sig. Crudo mi complimento per il suo articolo breve ma ben curato.
Volevo fare un semplice sfogo, dato che non condivido la rivoluzione attuata in Egitto.
I Fratelli Musulmani sono stati gli unici a fare opposizione negli anni di dittatura di Mubarak.
Regalando al popolo le prime elezioni libere nel paese!
Nonostante cio’ hanno sottovalutato la parte del paese (tra cui organi di stato) che sostenevano l’ex regime.
E’ palese che l’Egitto voglia tornare ad una sorta di regime, non affrontando I reali problemi che affliggono il paese.