Processo Ruby, Silvio Berlusconi condannato a sette anni
Grande attesa per la sentenza attesa per oggi del processo Ruby che coinvolge Silvio Berlusconi, Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti. La condanna per Silvio Berlusconi è di 7 anni
La sentenza è arrivata pochissimi minuti fa: I giudici di Milano hanno condannato a 7 anni Silvio Berlusconi nell’ambito del processo Ruby. Il leader del Pdl è stato giudicato colpevole di entrambi i reati contestati: concussione per costrizione e prostituzione minorile. Il leader Pdl è stato inoltre interdetto a vita dai pubblici uffici. La procura aveva chiesto 6 anni.
Attesa per oggi la sentenza per il processo Ruby, che vede imputato Silvio Berlusconi per concussione e prostituzione minorile. I giudici del Tribunale di Milano si sono riuniti in camera di consiglio e renderanno nota la sentenza in giornata. Grande folla davanti al Tribunale di Milano, dove giornalisti, sostenitori e detrattori di Silvio Berlusconi, stanno attendendo la sentenza del processo Ruby, che vede imputato l’ex premier per concussione e prostituzione minorile, oltre che l’interdizione perpetua da tutti i pubblici uffici. I giudici della quarta sezione, presieduti da Giulia Turri, si sono riuniti in camera di consiglio e emetteranno la sentenza entro la giornata di oggi. Silvio Berlusconi e Karima El Mahroug, conosciuta meglio con nome di Ruby, erano assenti dall’aula. Assente anche il pm Ilda Boccassini, mentre erano presenti i legali di Berlusconi, Niccolò Ghedini e Piero Longo. L’accusa, rappresentata dal pm Antonio Sangermano e dal procuratore capo Edmondo Bruti Liberati, ha chiesto per il Cavaliere sei anni di reclusione, cinque per la concussione e uno per la prostituzione minorile. Davanti al Tribunale di Milano si è radunata una grande folla, composta in gran parte da supporters del Cavaliere, che ritengono il processo ingiusto, e dai sostenitori della magistratura, che sperano che il processo Ruby si concluda con una condanna. Massiccia presenza di giornalisti e televisioni estere, come la Cnn e Al Jazeera, televisioni giapponesi, tedesche e danesi.