Pisa: intervento alle tonsille, sfregiata bimba di 3 anni
Una bimba di 3 anni è stata sfregiata durante un intervento alle tonsille. I genitori esigono i danni
Quello che doveva essere un semplice e comune intervento alla tonsille non ha tardato, invece, a divenire un problema. Una bimba di 3 anni livornese è stata sfregiata alle tonsille durante un intervento. Al termine di quest’ultimo, infatti, la bimba esce dalla sala operatoria ma qualcosa non è andato per il meglio. È successo in una clinica ospedaliera di Pisa.
«Le mancava un pezzo di labbro e guancia», ha raccontato il padre. La bimba era stata sfregiata sul lato sinistro della bocca. «Adesso richiediamo i danni», continua il padre della piccola.
L’accusa e la richiesta di risarcimento ai danni dell’azienda sanitaria è già partita, ed è accompagnata, a distanza di qualche settimana, da un altro caso che aveva interessato nel mese di maggio un bambino di Viareggio, anche lui vittima dello sfregio.
Adesso i genitori della bimba di 3 anni esigono delle spiegazioni e chiedono i danni all’Aoup di Pisa: «Vogliamo capire cosa è andato storto. Lui ci ha detto che non era niente, che non dovevamo preoccuparci perché era tutto ok e sarebbe andato via con una pomata». Ma le cose non sono andate proprio così. La bimba, infatti, ha alla bocca una cicatrice e un’anomalia, una specie di nocciolino. Potrebbe trattarsi con molta probabilità di una bruciatura causata dal bisturi roventi utilizzati nell’intervento. Negli ultimi mesi, in Toscana, diversi bambini hanno subito il medesimo danno e sono stati sfregiati dal bisturi. Per far tornare la bimba come prima è necessario un altro intervento. In ogni caso il padre della piccola riferisce che: «Il chirurgo ci ha spiegato che le cicatrici possono essere di due tipi, quelle che crescono con lo sviluppo e quelle che restano tali. In ogni caso per decidere cosa fare dovremo aspettare che cresca». Nella cartella clinica dell’intervento manca, però, il fattore estetico dello sfregio.