Alimenti cancerogeni: arresti e perquisizioni in tutta Italia
Commercio di alimenti cancerogeni. Con questa accusa sono cominciati da stamattina arresti e perquisizioni in 11 province italiane da parte del nucleo N.A.S dei Carabinieri
Dopo una lunga indagine sul commercio di alimenti cancerogeni, sono scattati stamattina arresti e perquisizioni in tutta Italia da parte del nucleo N.A.S. (Nucleo Antisofisticazioni e Sanità) dei Carabinieri. “Frode in commercio, adulterazione di alimenti e commercio di sostanze nocive e cancerogene” queste sono le accuse che hanno costretto sin dalle prime ore della mattinata a effettuare blitz in tutta Italia.
L’attività di indagine – lunga e complessa – è partita dal nord. Le perquisizioni in corso sono 86 – locali e personali –, dislocate in 11 province italiane, coordinate della procura della Repubblica di Udine. La ramificazione parte dal nord per arrivare a toccare alcune zone del centro e del sud Italia. Queste le province dove sono in corso le perquisizioni e gli arresti da stamane: Udine, Pordenone, Gorizia, Treviso, Padova, Vicenza, Arezzo, Perugia, Napoli, Bari e Brindisi. L’azione degli inquirenti ha visto l’impiego di circa 300 Carabinieri del N.A.S. e dell’Arma Territoriale. Dalla conferenza indetta dai Carabinieri del comando provinciale di Udine sono emersi gli esiti delle perquisizioni della mattinata. Quattro persone sono state poste agli arresti domiciliari. L’accusa è di aver messo in commercio latte tossico contaminato da aflatossine (un fungo cancerogeno che ha gravi ripercussioni sulla crescita dei bambini). Il latte proverrebbe da allevamenti non autorizzati. Gli indagati sono in tutto 24, di cui 17 allevatori consapevoli di aver immesso in commercio il latte contaminato. Inoltre, il leader della Cospalat del Friuli Venezia Giulia, Renato Zampa, è stato arrestato.