Dolce e Gabbana condannati per evasione fiscale
Dolce e Gabbana sono stati condannati dal Tribunale di Milano ad un anno e otto mesi di reclusione per evasione fiscale
Gli stilisti Dolce e Gabbana sono stati condannati per evasione fiscale. La condanna del Tribunale di Milano ammonta a un anno ed otto mesi di reclusione, oltre che un consistente risarcimento all’Agenzia delle Entrate.
Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno subito una grave condanna per evasione fiscale da parte del Tribunale di Milano. Il giudice Antonella Brambilla ha inoltre stabilito che Dolce e Gabbana dovranno pagare 500.000 euro all’Agenzia delle Entrate, che si è costituita come parte civile nel processo. Secondo l’accusa i due stilisti avrebbero ceduto dei marchi a prezzi stracciati ad una società estera di cui sono soci, ovvero la Gado. Il capo di imputazione sostiene che Dolce e Gabbana avrebbero guadagnato 360 milioni di euro da questa operazione, ma per questa cifra avrebbero pagato di tasse solo il 45% del dovuto, ovvero 162 milioni. Massimo Dinoia, legale dei due stilisti, nella sua arringa ha dichiarato che il fatto non sussiste, poichè “non è possibile che un cittadino paghi di tasse il doppio di quanto guadagna”. Per Dinoia la condanna si tratta di un “paradosso dei paradossi”, ma i pm sostengono che Dolce e Gabbana abbiano evaso con volontà, attraverso una “frode fiscale sofisticata” e a dimostrarlo ci sarebbero “prove granitiche”, come ha dichiarato il pm di Milano Laura Pedio. Il pm Gaetano Ruta, per i due stilisti e altri cinque imputati, durante la scorsa udienza ha chiesto una pena di due anni e mezzo di reclusione. Secondo l’accusa Dolce e Gabbana avrebbero fondato, insieme ad alcuni soci, una società in Lussemburgo che avrebbe consentito loro di beneficiare di molti vantaggi fiscali. In aula era presente anche Alfonso Dolce, fratello dello stilista, per il quale l’accusa ha chiesto due anni di reclusione poichè era socio di minoranza della società.