Emanuela Orlandi: il 22 giugno una veglia per ricordarla
Una fiaccolata per ricordare Emanuela Orlandi: il 22 giugno, a trent'anni della sua scomparsa
Sono passati 30 anni dal giorno in cui la famiglia di Emanuela Orlandi ha iniziato un calvario che sembra non essere ancora finito. Anni difficili in cui in merito alla scomparsa della ragazza si è detto di tutto: dagli intrighi del Vaticano ai possibili scandali di pedofilia passando per le testimonianze di chi dice che lei e Mirella Gregori sono ancora vive. Tanta sofferenza per Pietro Orlandi, per la sua mamma e per la sorella di Emanuela che da anni lottano per la verità. Una verità che forse in Vaticano qualcuno conosce ma che ancora oggi non è stata rivelata. Il 22 giugno si scende ancora una volta in piazza per lei, per Emanuela con la speranza che sia ancora viva e che possa tornare a casa.
Un’altra però è la grande speranza di Pietro Orlandi: Papa Francesco. Il Pontefice infatti potrebbe intercedere in Vaticano e potrebbe fare in modo che del caso se ne parli anche nello stato in cui Emanuela viveva. Da più di un anno ormai Pietro raccoglie le firme per la petizione: il Vaticano deve aiutare la famiglia Orlandi. Nel frattempo non mancano le novità in merito alla scomparsa. Come saprete il programma Chi l’ha visto è in prima linea in questo caso: negli ultimi mesi è stato ritrovato un flauto in seguito alla chiamata prima anonima ma poi rivelata di Accetti. L’uomo ha dichiarato che la scomparsa di Emanuela e quella di Mirella sono legate e che le due ragazze sono ancora vive. Lettere anonime, foto, parole ma nessuna traccia concreta.
“Anche se sono passati trent’anni il dolore per la scomparsa di Emanuela – ricorda Pietro Orlandi – è vivo come in quel 22 giugno 1983. Purtroppo non sono bastati 30 anni per capire cosa sia successo quella sera, ma noi non ci arrendiamo, andiamo avanti e grazie alla solidarietà della gente comune ci sentiamo come famiglia ancora più motivati ad andare avanti”.