Siria, rapporto Usa: da Bashar al Assad uso di armi chimiche
Dopo la notizia del rapporto Usa che sostiene che il regime usi armi chimiche, si scatenano le reazioni. Mosca è scettica mentre la Gran Bretagna sostiene Obama. Da Damasco: “Da Usa solo menzogne”
Sarebbero morte tra le 150 e le 200 persone in Siria a causa dell’utilizzo di armi chimiche utilizzate, secondo un rapporto Usa, da parte del regime di Bashar al Assad. A sostenere questa tesi è un rapporto Usa, che all’interno della sua analisi porterebbero a sostegno della tesi lo studio condotto su alcuni ribelli, trovati positivi alla presenza di sostanze sospette. Gli Usa, e in particolare la Casa Bianca, in una nota hanno dichiarato che le analisi condotte confermerebbero “che l’individuo è stato esposto agli effetti del Sarin, ma non permette di capire dove, quando e chi ne è responsabile”.
Concorde con l’accusa americana è il premier britannico. Londra insomma condivide la linea di Washington; tuona così infatti David Cameron nell’accusare il regime di Basar Al Assad di omicidio e di uso di armi nocive: “Il regime di Bashar al Assad ha usato armi chimiche”.
Di differente opinione è Mosca invece. Dalla capitale della Russia arrivano reazioni di scetticismo rispetto alla denuncia degli Stati Uniti d’America che – di fronte ai risultati del rapporto in questione – chiede l’ingresso delle truppe della Nato nell’area oltre che l’istituzione di una no fly zone. È la Nato stessa a chiedere al governo Siriano l’accesso dei propri contingenti al fine di effettuare una verifica sull’uso di tali armi nel conflitto.
Intanto gli Usa – apprendiamo dalla stampa – cominceranno a fornire le armi ai ribelli siriani. A comunicarlo è Ben Rhodes, il vice consigliere per la sicurezza nazionale. È questa comunica Rhodes la decisione del presdente Obama in seguito alla diffusione della notizia dell’uso di armi chimiche da parte del regime di Bashar.
Insomma per Mosca, che si esprime attraverso le parole del consigliere diplomatico del Cremlino, Iuri Uchako, le accuse degli Usa “non sono convincenti”.
Di menzogne americane infine parla Damasco: il rapporto presentato dagli Usa insomma sarebbe stato redatto senza essere attinente alla verità, dicono.