Fiumicino: traffico d’organi, arrestato un ex ufficiale israeliano
Arrestato giovedì scorso a Fiumincino un ex ufficiale israeliano latitante dal 2010, sulla sua testa pendevano svariati mandati d'accusa internazionali per traffico d'organi umani
Un arresto di portata internazionale quello operato a Fiumicino dalla polizia di frontiera con la collaborazione dell’Interpol: a finire in manette è un ex ufficiale d’alto grado delle forze armate d’Israele, a cui si sono strette le manette ai polsi con l’accusa di essere implicato in un traffico d’organi su scala mondiale. L’arresto è solo l’ultimo atto di un’operazione investigativa iniziata nel 2010, quando in Israele vennero alla luce le prove dell’esistenza di un giro di contrabbando d’organi umani ad altissimo livello, fra gli arrestati figuravano infatti un ex generale in pensione, almeno due avvocati ed un alto ufficiale della polizia; il caso pare connesso alle rivelazioni della rivista svedese Aftonbladet che già nel 2009 aveva denunciato gli eccessi dei militari israeliani, colpevoli di smerciare sul mercato nero gli organi dei prigionieri palestinesi deceduti sotto la loro custodia. L’uomo arrestato, latitante dal 2010 e con svariati mandati di cattura delle polizie di tutto il mondo che gli pendevano sul capo, fra cui uno spiccato dalla corte di Pernambuco in Brasile, è stato in realtà fermato giovedì scorso, anche se per motivi non meglio specificati la polizia ha scelto di dare solo oggi la notizia; al momento è trattenuto sotto custodia nel carcere di Civitavecchia. La banda di cui avrebbe fatto parte era nota per promettere grosse somme di denaro in cambio dell’espianto di organi a persone bisognose, spesso senza saldare quanto pattuito una volta che si erano appropriati dell’organo di cui avevano bisogno per il loro traffico disumano. L’arresto è stato coordinato dal Dirigente della quinta zona Antonio Del Greco e dal responsabile della polizia di Frontiera Rosario Testaiuti.
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